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Inizia oggi al tribunale collegiale di Cosenza (Garofalo presidente, Ferrucci e Castiglione giudici a latere) e davanti al pubblico ministero Antonio Bruno Tridico, il processo a carico di Salvatore De Marco, 34 anni di Belsito, il professore di musica accusato di aver abusato sessualmente di due sue giovani allieve, entrambi minorenni. Come parte civili si sono costituiti i genitori di una delle due presunte vittime (la quattordicenne T. A., rappresentata dall’avvocato Amelia Ferrari) e il Centro contro la violenza alle donne “Roberta Lanzino” (rappresentato dall’avvocato Marina Pasqua).
L’altra presunta vittima (di 13 anni) non ha inteso costituirsi. Nel corso delle indagini preliminari gli avvocati Nucci e Volpe, insistendo sull’innocenza del loro assistito, avevano prodotto una copiosa memoria difensiva, con tanto di supporti audio-visivi. Nello specifico la difesa aveva sentito 54 testimoni. Le loro dichiarazioni erano state video registrate. I filmati si sono concentrati sui luoghi della presunta violenza sessuale, ossia le stanze dell’ex delegazione municipale di Grimaldi, dove il professore teneva le sue lezioni private di musica. Nel corso dell’udienza preliminare i genitori di alcuni allievi avevano manifestato la loro solidarietà al professore indagato.
Volevano entrare in aula, ma il gup non glielo ha permesso. I fatti contestati spaziano dal settembre del 2008 al maggio del 2009, quando cioè la prima presunta vittima (T. A.) si è confidata con la madre, raccontandole delle violenze. Disse di essere stata avvicinata più volte dal suo maestro di musica durante le lezioni private di pianola. La quattordicenne parlò di palpeggiamenti e strofinamenti, alcuni dei quali avvenuti anche in presenza del fratello, che non si è mai però accorto di nulla. La giovane raccontò anche di essere stata portata in una stanza, dove sarebbe stata sottoposta ad altri abusi lontano dagli occhi del fratello, intento a suonare la fisarmonica. Da qui la querela, presentata negli uffici della procura dall’avvocato Amelia Ferrari, cui si sono affidati i genitori della quattordicenne. La seconda presunta vittima in sede di incidente probatorio (era lo scorso 27 novembre) disse di essere stata baciata da De Marco sulla bocca, sempre all’interno dell’ex sede comunale di Grimaldi, dove si svolgevano le lezioni di musica. Accuse sempre respinte da De Marco (ora a piede libero dopo un breve periodo di arresti), che si è dichiarato vittima di equivoci. Oggi, dunque, l’inizio del dibattimento con la costituzione delle parti e la produzione delle liste testimoniali. Il processo si svolgerà a porte chiuse.

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