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PERCHÈ? Si, perchè? è la domanda che ti si fissa in testa quando, in un mattino qualsiasi ti capita di sentire della profanazione di una tomba. E’ un evento che difficilmente può lasciare indifferenti, ma, quando la tomba è quella di un simbolo, di un compagno che ha fatto, d ato e pagato, lo sconcerto sale a livello intimo. Perchè lui? Possibile che “lui” sia anche, un pò, tutti noi? Sì, decisamente, crediamo, sia possibile.
La mano che ha mosso un martello, uno scalpellino, un sasso o qualsiasi oggetto sia stato a commettere lo scempio è sintomatica di un non voler sentire le ragioni che l’anarchico Giovanni sosteneva, è un invito a dimenticare oppure devastare ogni “connessione sentimentale” con quell’eredità morale e storica incarnata da Passannante. Questa violenza è lì a ribadire che, al tempo di Monti, parlare di “Repubblica Universale” è ancora più anacronistico che nel 1878, e che i simboli di lotta ed uguaglianza vanno demoliti con qualsiasi mezzo, non più, soltanto, a colpi di fioretto, come casa Savoia s’industriò a fare al tempo dell’atto dimostrativo del nostro, ma, come sempre più è prassi oggi, a colpi di sciabola.
In questo contesto, in cui non si può rimanere in una zona d’ombra, in un grigio di comodo ,ma bisogna fare una chiara scelta di campo.
Rifondazione Comunista, ancora una volta sceglie di stare dalla parte dei diseredati che hanno cercato un momento di riscatto per se e per le genti che reclamavano qualcosa di simile all’attenzione ed alla giustizia sociale che, ironia della sorte, ancora oggi pare mancare.
Per questo chiediamo che non venga abbassata l’attenzione su questo caso, che non venga ridotto tutto ad un semplice, per quanto deplorevole, atto vandalico, ma che vengano indagate le ragioni morali e politiche del gesto, uscendo da personalismi e comprendendo nel ragionamento ogni sfumatura sociale. Rifondazione Comunista si augura che, dalla crepa inflitta alla piccola lapide, possa uscire ancora un po’ dello spirito del cuoco salviano, e che rinasca a nuova vita per dare una scossa alla coscienza assopita di ognuno di noi.

*Rifondazione Comunista
Comitato Provinciale di Potenza

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