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LAINO BORGO – Quattro dipendenti della Provincia di Cosenza sono stati denunciati per  “incendio boschivo colposo”. I quattro operai, assunti a tempo determinato dell’ente provinciale e destinati alla manutenzione stradale, si sono resi responsabili di un vasto rogo divampato a fine agosto nel comune di Laino Borgo. I quattro operai lavoravano alla pulizia di alcune cunette sulla strada provinciale 241 e con lo scopo di disfarsi delle sterpaglie gli avrebbero dato fuoco. Il fuoco è però sfuggito al loro controllo e in pochi minuti ha generato un incendio che si è propagato per oltre cinquanta ettari di superficie ricadente all’interno del perimetro del Parco Nazionale del Pollino. E sono andati in fiamme un’ampia porzione di macchia mediterranea e bosco misto di latifoglie e conifere. Le fiamme sono state spente grazie all’intervento di due mezzi aerei e di diverso personale da terra che per oltre 24 ore ha operato nella zona. Alla denuncia dei quattro uomini si è arrivati grazie ad un nuovo innovativo metodo investigativo applicato dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato, in questo caso dai comandi stazione di Laino Castello, Civita e Mormanno che hanno operato sul posto. Si tratta del metodo Mef – Metodo delle evidenze fisiche basato su puntuali criteri di “lettura” del singolo episodio incendiario, che sta portando alla soluzione di un crescente numero di casi di incendio boschivo, sia colposo che doloso, con l’individuazione dei presunti responsabili. In tale contesto, anche a Laino Borgo gli uomini del Coordinamento territoriale per l’Ambiente diretti dal vicequestore Francesco Alberti, grazie all’analisi degli indizi sono arrivati ai responsabili dell’incendio.

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