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Com’è prassi nei giorni “caldi” dell’anno scolastico da viale Trastevere, sede del ministero della pubblica istruzione, arrivano notizie che catturano l’attenzione dell’opinione pubblica e dei media, riempiendo pagine di giornali.

Anche con l’ultimo ministro sembra che la prassi non sia cambiata, anzi da quando al dicastero c’ è Francesco Profumo, questa tendenza è aumentata tasformandosi in una vera e propria politica degli annunci.
Eccone una rapida carrelata ed il relativo stato dell’arte:
In collaborazione con il ministro Barca, nel maggio scorso viene lanciata l’idea di reperire risorse per il rientro dei cevelli dall’estero, in particolare dei giovani ricercatori del sud andati via.
Allo stato attuale l’unico rientro, temporaneo, è stato quello di mio cugino che lavora al Cern, ma solo per fare un pò di mare a Guardia Piemontese emulo di Brunori Sas.
Nella scorsa primavera il ministro Profumo, con grande risalto mediatico, annuncia premi  in danaro sonante per gli studenti più meritevoli, per “valorizzare le eccellenze” e finalmente premiare “la meritocrazia”. 
Situazione: i miei studenti diplomatisi con 100 e lode non hanno visto un euro, e i fondi ala momento sono destinati ad enti e associazioni, spesso anche private, che organizzano olimpiadi, agoni e gare nazionali sulle varie le discipline.
L’ultimo annuncio-propaganda, è relativo all’ora di religione; tutti rilanciano la notizia, tutti commentano, dicono la loro con tesi filosofiche-pedagogiche-didattiche, tanto poi lo sappiamo che gli insegnanti verranno ancora nominati dai vescovi, senza concorso, in cambio dei soliti 200 milioni di euro alle private cattoliche.
Ma la perla del ministro riguarda i tablet ai docenti del Sud; all’idea si è subito accodato il nostro assessore regionale Caligiuri, sottolienandone la bontà:   “In Calabria entro la fine dell’anno il 100% degli insegnanti delle scuole superiori  avrà un tablet o pun pc per realizare il registro digitale.”
Caro ministro, caro assessore, lo sappiamo che a marzo ci sono le elezioni, per ora ci servono venti sedie per un’aula e i buoni libro per elementari, questi sono diritti non annunci.
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