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CAULONIA (RC) – Sono operai forestali ma la piantagione alla quale tenevano di più era quella di marijuana che avevano impiantato in una zona impervia del territorio montano di Caulonia, nel Reggino. La coltivazione illegale si estendeva su due terrazzamenti adiacenti per una superficie di circa 300 metri quadri, su un terreno risultato di proprietà demaniale. Le circa 100 piante presenti, di altezza variabile tra i due ed i tre metri, erano in ottimo stato vegetativo grazie anche alla presenza di un ingegnoso sistema di irrigazione che attingeva l’acqua da una vicina sorgente.

Personale del Corpo Forestale dello Stato di Caulonia e Mammola, nel reggino, ha scoperto la coltivazione e ha effettuato un appostamento, che ha permesso di bloccare i due soggetti che, entrati nella appezzamento, si davano da fare per curare le piante di canapa. I due venivano identificati: si tratta di I. R., di 44 anni, e di C. A., di 30 anni, entrambi operai idraulico-forestali dipendenti della Regione Calabria e residenti alla frazione Cassari di Nardodipace, in provincia di Vibo Valentia. Per loro è scattato l’arresto nella casa circondariale di Locri. Le piante di canapa, ad eccezione di alcuni esemplari destinati agli accertamenti tecnico-scientifici, sono state distrutte sul posto.

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