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«Ora siamo alla esagerazione, all’assurdo ed alla persecuzione con una nuova imputazione per lo stesso reato per il quale eravamo in udienza davanti al Gup (che ne ha escluso il titolo come avevano fatto Gip e Cassazione) partendo dalle farneticanti dichiarazioni del delinquente abituale presunto pentito rese durante altri processi. Al peggio non c’è mai fine e le strane coincidenze negative anche di date, non si sprecano.

Sono disarmato difronte a cotanta cattiveria della quale non si ascoltano le ragioni e le tesi difensive e si dà per scontato tutto con il solo gusto di “sputtanare” le persone, tra l’altro impegnate in politica, coinvolgendomi in cartelli di associazioni mafiose che io aborro e farmi del male.

Per di più in periodi (dal 2002) in cui io non avevo né potevo avere incarichi politici (ero un semplice giornalista dipendente della Provincia e presidente del Corecom) e con soggetti che millantano di aver appoggiato solo piú tardi candidati di partiti opposti. Le stesse farneticanti accuse legate tra loro con un filo invisibile a me ovviamente sconosciuto già smontate in altre sedi giudiziarie. Qualche inquirente o chi per lui, vuole anche il vuoto intorno a me?

Potrà averlo, ma non piú certo la mia umana considerazione per il ruolo. Il resto sarà purtroppo cronaca giudiziaria in pasto a tanti sciacalli.

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