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E’ assessore alla Cultura del Comune di Matera, ma guai a chiamarlo “politico”. Alberto Giordano, chiamato a far parte della giunta dal sindaco Adduce circa un anno fa, si sente piuttosto un cittadino con un ricco bagaglio di esperienze da mettere a disposizione della comunità. Che non sia un politico nel senso classico del termine lo si intuisce anche dal disagio con cui commenta la sua partecipazione alla domenica ecologica di Legambiente nei Sassi. 

«Ho partecipato all’iniziativa in qualità di cittadino, non certo per conquistare consensi – spiega, minimizzando la sua scelta di trascorrere la domenica mattina a ripulire un’area dei Sassi da rifiuti di ogni genere piuttosto che in gita fuori porta- anche se – aggiunge-si è rivelata un’esperienza utile per il mio lavoro di assessore; mi sono reso conto, infatti, con grande dolore, che per senso civico non siamo il massimo. Accade, purtroppo, anche con la raccolta differenziata: nei cassonetti non c’è mai solo quello che dovrebbe esserci, vanificando così lo sforzo di differenziare. Sul fronte della divulgazione delle corrette pratiche e dell’educazione civica c’è ancora molto da lavorare». 

Il metodo migliore per farlo? Alberto Giordano non ha dubbi: «La partecipazione. E’ solo con il coinvolgimento diretto dei cittadini nelle scelte strategiche per i destini della città che si può progettare il futuro. Ed è la strada che la candidatura a capitale europea della Cultura nel 2019 in qualche modo ci “impone” di percorrere, dal momento che l’Unione europea chiede di ragionare in modo complessivo sulle questioni. Di concerto con l’assessore all’Urbanistica Macaione, lo stiamo già sperimentando per il Piano di gestione del sito Unesco. La formula dei simposi pubblici sta fornendo contributi utili e interessanti e sono certo porterà buoni frutti». 

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