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ZAGARISE (Catanzaro) – Attestavano la propria presenza sul luogo di lavoro mediante firme sui fogli di presenza ma in realtà, secondo quanto appurato dagli investigatori, non erano affatto presenti in quel cantiere di Magisano dove avrebbero dovuto prestare la propria attività. Per questo sono finiti sotto inchiesta dieci operai forestali dell’Afor Calabria, destinatari di un avviso di conclusione delle indagini in cui il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, Carlo Villani, ipotizza a loro carico, a vario titolo, i reati di truffa aggravata e falso aggravato. 

I forestali, secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri di Zagarise, nell’aprile del 2012 avrebbero attestato falsamente la propria presenza in servizio, nel cantiere Colle Ntopa di Magisano, nel catanzarese, dal momento che durante i turni indicati sui fogli di presenza gli indagati sarebbero stati invece da tutt’altra parte, avvistati dai militari nel centro del paese «ciascuno impegnato – scrive il pubblico ministero – in faccende di natura privata». Altra contestazione è quella di aver illecitamente usufruito delle ore di permesso previste per la riscossione del salario presso le banche o gli uffici postali per svolgere invece attività di altra natura. Due degli indagati, un capo squadra e un capo operaio, sono accusati di aver attestato falsamente sui fogli di presenza la fine del turno degli operai che invece non erano stati affatto presenti a lavoro. Gli indagati hanno a disposizione venti giorni di tempo per svolgere ogni attività utile alla piena realizzazione del diritto di difesa, prima che il pubblico ministero proceda con le proprie richieste.
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