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BOTRICELLO (Catanzaro) – Cinquantotto persone sono sbarcate la notte scorsa a Botricello. Tra loro cinque donne e una bimba di pochi anni che è stata presa in cura dal personale medico del 118 insieme alla madre. Gli immigrati, dei quali sono in corso le operazioni di identificazion, sono giunti a bordo di una barca a vela che è stata fatta arenare a pochissimi metri di distanza dalla spiaggia della cittadina ionica in provincia di Catanzaro. Dal natante è partito poi un piccolo gommone con a bordo due persone che hanno raggiunto la riva, ma sono state bloccate dal pronto intervento dei carabinieri della locale stazione. Si tratta di due giovani sui quali sono in corso le verifiche ma che sono sospettate di essere gli scafisti: si tratta di due cittadini turchi, T.Y., 40 anni, e K.H. (35).

Le forze dell’ordine hanno avviato le operazioni di identificazione, con la gran parte degli immigrati che sono giovani di età compresa tra i 20 e i 40 anni.

La barca a vela si è arenata nel centro della cittadina, davanti ad una struttura balneare che in quel momento era aperta. Sul posto sono intervenuti la Capitaneria di porto, i carabinieri della Compagnia di Sellia Marina (guidati dal tenente Anna Rosa D’Antuono)  e della stazione di Botricello (diretti dal maresciallo Natale Malagrinò), la guardia di finanza di Sellia Marina e la polizia municipale. Con loro anche i vigili del fuoco, con l’impiego di una squadra munita di gommone che ha fatto la spola con la riva per fare sbarcare gli immigrati. Le operazioni di assistenza sono state garantite dal personale del 118, dalla Croce rossa di Botricello, dal gruppo locale di Protezione civile e di “Botricello soccorso”. 

Gli immigrati sono sembrati tutti provati ma in buone condizioni di salute, solo la bambina ha necessitato di ulteriori approfondimenti sanitari a scopo precauzionale. Complesse le operazioni di salvataggio, a causa del forte vento che ha interessato la zona. Per questo il gruppo di immigrati è stato fatto scendere lentamente grazie al gommone dei vigili del fuoco e le operazioni si sono protratte fino a tarda notte. Gli immigrati sono stati alloggiati momentaneamente nel vecchio palazzo comunale della cittadina ionica, in attesa di una loro sistemazione definitiva. Sul posto sono intervenuti anche il sindaco Giovanni Camastra, accompagnato da alcuni componenti della giunta e da alcuni dipendenti, con l’obiettivo di provvedere alla sistemazione delle persone e garantire una prima assistenza anche dal punto di vista alimentare. 

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