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POTENZA, 12 GIU – Nel 2012 il prodotto interno lordo della Basilicata è diminuito del 3,1 per cento, la produzione industriale lucana ha perso circa 9,5 punti percentuali rispetto all’anno precedente e registra un calo di circa il 25 per cento rispetto ai livelli del 2008: sono alcuni dei dati emersi stamani, a Potenza, nel corso della presentazione del rapporto della Banca d’Italia sull’economica della Basilicata nel 2012.
I dati sulla produzione e sulle esportazioni (le vendite all’estero sono diminuite del 17,5 per cento) risentono fortemente degli andamenti dei settori dell’automotive e dell’estrazione di petrolio. Nel primo caso il segno meno è impietoso: il fatturato delle imprese lucane dell’auto si è ridotto complessivamente del 18,2 per cento tra il 2007 e il 2011 (superiore alle medie del resto del Paese).
Per il greggio, invece, la produzione nel 2012 è aumentata dell’8,3 per cento, raggiungendo quattro milioni di tonnellate (per il gas l’aumento è del 10,4 per cento). Salgono quindi anche i proventi, con una stima media del valore procapite di 289 euro, rispetto ai 204 euro del 2011. Trend negativi invece per il settore delle costruzioni, con le compravendite di case che si sono ridotte del 17,7 per cento (-23,3 al Sud e -25,8 in Italia), e un conseguente calo delle quotazioni pari al 3,1 per cento circa. In flessione il settore dei servizi (-1,6 per cento del valore aggiunto) e del turismo, che negli anni precedenti registravano in genere discreti andamenti positivi: in quest’ultimo campo, gli arrivi sono cresciuti dell’1,2 per cento, in rallentamento rispetto al 2011, e le presenze si sono ridotte del 4,2 per cento. Male il Metapontino (presenze -4,1 per cento) ma “tiene” Matera, con una percentuale di turisti sostanzialmente invariata rispetto alla stagione precedente. (ANSA).

Nel 2012 il prodotto interno lordo della Basilicata è diminuito del 3,1 per cento, la produzione industriale lucana ha perso circa 9,5 punti percentuali rispetto all’anno precedente e registra un calo di circa il 25 per cento rispetto ai livelli del 2008.

 

Non è certo positivo il quadro di dati consegnato nel rapporto annuale della Banca d’Italia presentato oggi a Potenza.  I dati riferiti al 2012 sulla produzione e sulle esportazioni (le vendite all’estero sono diminuite del 17,5 per cento) risentono fortemente degli andamenti dei settori dell’automotive e dell’estrazione di petrolio. 

Nel primo caso il segno meno è impietoso: il fatturato delle imprese lucane dell’auto si è ridotto complessivamente del 18,2 per cento tra il 2007 e il 2011 (superiore alle medie del resto del Paese).Per il greggio, invece, la produzione nel 2012 è aumentata dell’8,3 per cento, raggiungendo quattro milioni di tonnellate (per il gas l’aumento è del 10,4 per cento). 

Salgono quindi anche i proventi, con una stima media del valore procapite di 289 euro, rispetto ai 204 euro del 2011. Trend negativi invece per il settore delle costruzioni, con le compravendite di case che si sono ridotte del 17,7 per cento (-23,3 al Sud e -25,8 in Italia), e un conseguente calo delle quotazioni pari al 3,1 per cento circa. 

In flessione il settore dei servizi (-1,6 per cento del valore aggiunto) e del turismo, che negli anni precedenti registravano in genere discreti andamenti positivi: in quest’ultimo campo, gli arrivi sono cresciuti dell’1,2 per cento, in rallentamento rispetto al 2011, e le presenze si sono ridotte del 4,2 per cento. 

Male il Metapontino (presenze -4,1 per cento) ma “tiene” Matera, con una percentuale di turisti sostanzialmente invariata rispetto alla stagione precedente. 

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