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PIZZO (VV) – Un «gesto dimostrativo» mormorano gli inquirenti giunti sul posto. Un gesto inquietante, che segue altri episodi intimidatori che hanno visto nel mirino, nei mesi scorsi, alcuni amministratori comunali: dagli pneumatici sfregiati all’assessore Maria Pascale alle pistolettate contro la serranda dell’esercizio commerciale del vicesindaco Fabrizio Anello. Ieri sera, intorno alle 21, qualcuno ha alzato il tiro. S’è portato al palazzo municipale, ha cosparso di liquido infiammabile il portone d’ingresso, ha appiccato il fuoco e, lasciando la bottiglia in bella vista, s’è dileguato. Sono stati alcuni passanti a dare l’allarme mentre uno dei militari in servizio alla Stazione carabinieri di Pizzo, recuperando un estintore, ha domato il rogo che nel frattempo ha carbonizzato il portone, danneggiato la targa del Municipio e annerito la facciata. Sul posto sono anche intervenuti i vigili del fuoco per la verifica dei danni e il comandante della Stazione dell’Arma, Pietro Santangelo, che ha avviato le indagini del caso. 
I carabinieri cercano dettagli utili alle investigazioni attenzionando alcuni impianti di videosorveglianza. E’ chiaro che il messaggio intimidatorio è mirato al Comune di Pizzo, traghettato da un’amministrazione di centrosinistra guidata dal sindaco “renziano” Gianluca Callipo. Ci vorrà tempo e collaborazione per provare a circoscrivere il movente di un gesto plateale, consumato peraltro in un orario insolito, nella prima serata, in un centro come quello di Pizzo particolarmente gettonato nelle calde serate estive per la sua intesa movida. Anche per questo gli inquirenti ritengono che qualcuno possa aver visto chi, ieri, s’è reso protagonista del gravissimo attentato incendiario.

PIZZO (VV) – Un «gesto dimostrativo» mormorano gli inquirenti giunti sul posto. Un gesto inquietante, che segue altri episodi intimidatori che hanno visto nel mirino, nei mesi scorsi, alcuni amministratori comunali: dagli pneumatici sfregiati all’assessore Maria Pascale alle pistolettate contro la serranda dell’esercizio commerciale del vicesindaco Fabrizio Anello (LEGGI L’ARTICOLO). Ieri sera, intorno alle 21, qualcuno ha alzato il tiro. S’è portato al palazzo municipale, ha cosparso di liquido infiammabile il portone d’ingresso, ha appiccato il fuoco e, lasciando la bottiglia in bella vista, s’è dileguato. 

Sono stati alcuni passanti a dare l’allarme mentre uno dei militari in servizio alla Stazione carabinieri di Pizzo, recuperando un estintore, ha domato il rogo che nel frattempo ha carbonizzato il portone, danneggiato la targa del Municipio e annerito la facciata. Sul posto sono anche intervenuti i vigili del fuoco per la verifica dei danni e il comandante della Stazione dell’Arma, Pietro Santangelo, che ha avviato le indagini del caso. I carabinieri cercano dettagli utili alle investigazioni attenzionando alcuni impianti di videosorveglianza. E’ chiaro che il messaggio intimidatorio è mirato al Comune di Pizzo, traghettato da un’amministrazione di centrosinistra guidata dal sindaco “renziano” Gianluca Callipo. 

Ci vorrà tempo e collaborazione per provare a circoscrivere il movente di un gesto plateale, consumato peraltro in un orario insolito, nella prima serata, in un centro come quello di Pizzo particolarmente gettonato nelle calde serate estive per la sua intesa movida. Anche per questo gli inquirenti ritengono che qualcuno possa aver visto chi, ieri, s’è reso protagonista del gravissimo attentato incendiario.

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