X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

POTENZA – Probabilmente il risveglio troppo mattutino per qualche abitante del rione Poggio Tre Galli non sarà stato dei migliori, ma probabilmente ne è valsa la pena. Ieri mattina di buon’ora c’erano ruspe che lavoravano: è accaduto anche sabato, stanno per essere ultimati i lavori che tanti disagi hanno arrecato al popoloso quartiere potentino.

L’allaccio fognario dei palazzi costruiti dalla ditta Mancusi è stato ultimato. Gli ultimi due giorni (in genere non lavorativi per le imprese edili) sono serviti proprio per finire l’opera, ossia “tappare” l’ultima voragine la cui apertura si era resa necessaria per creare l’ultimo allaccio.

Nei giorni scorsi, quasi a voler tranquillizzare i residenti, ormai esasperati dalle lungaggini, il Comune di Potenza aveva garantito che proprio in questo fine settimana l’opera sarebbe stata compiuta, anche se è stato già annunciato che per il rifacimento del manto stradale sarebbe occorso qualche altro giorno.

Ieri abbiamo comunque ricevuto la conferma da parte di chi ha materialmente operato nella realizzazione dei lavori che  l’adeguamento del piano stradale sarà effettuato nella prima parte della giornata mentre per quanto attiene la bitumazione sarà effettuata tra qualche giorno. Infatti, è necessario attendere che la terra si consolidi, prima di essere asfaltata.

Un sospiro di sollievo, quindi, per i residenti di Poggio Tre Galli che hanno visto letteralmente stravolta per oltre un mese la circolazione stradale del quartiere, oltre a patire un distacco della fornitura dell’acqua, a causa della rottura di un tubo portante nella giornata del 5 agosto, e che in tutta onestà speravano di vedere compiuta l’opera in molto meno tempo. Il cantiere, però, lo ricordiamo, per quattro giorni è statao anche chiuso per un adeguamento burocratico e questo ha sostanzialmente rallentato la fine dei lavori. Essa era prevista per il 10 agosto, adistanza di 16 giorni si può pronunciare la parola fine. Almeno, si spera.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE