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BASTA un tweet e la pillola va giù? No. Secondo me no. Ed è giusto dircelo subito. Ho seguito il forum di Sviluppo Basilicata, ieri mattina. L’#open Basilicata fa proseliti, da Pittella in giù. E squadra che vince non si cambia. Il creativo dei creativi, Michele Franzese (quello che ha immortalato il presidente delle primarie con la giugulare che sembrava un dosso) e la signora del tweet, Catepol, si impegnano a trasmettere trasparenza e informazioni. Hanno lavorato per Marcello. E così il metodo si può esportare. Ho riletto il live twitting della giornata, so che adesso mi malediranno, ma con franchezza devo dire che ho avuto una crisi d’identità professionale. Se non fossi stata presente non avrei mai potuto avere la conferma che Ricciuti è un uomo che sa cos’è una strategia e sa cosa significa avere una visione. Ciò non  lo toglie da un circolo di potere – quello della regione tutta – che se avesse voluto essere davvero essere trasparente non avrebbe avuto bisogno neppure di un tradizionale e vecchio addetto stampa.

I tweet rapsodici non sono una garanzia. Continuo a pensare che un’azienda, pubblica o privata, guarda e opera con gli occhi del suo capo. E’ da Ricciuti, come da tutti gli altri uomini del sistema regionale, che ci aspettiamo di conoscere le arterie dove scorre il sangue milionario della spesa pubblica.

Comunicare delle informazioni significa mettere il cittadino in condizione di conoscere cosa? Per esempio dal live di ieri mattina non trovo traccia della parte in cui si è parlato del rinnovo dell’incarico a Ricciuti o del doppione, vero o falso, di Basilicata Innovazione. O della Corte dei conti. Per fortuna i giornali servono ancora a qualcosa. Io penso che Ricciuti sappia benissimo cosa sia la trasparenza. L’abito social è un ponte di collegamento, è una connessione, che però deve diventare una garanzia di contenuti. E la garanzia ce l’avremo quando le libertà di questa regione (economica e di pensiero) si espanderanno senza autocensura. Promuovere un bando, insediare una commissione, scegliere senza condizionamenti: quando avremo la percezione che questa è la regola allora inizierò a seguire senza disagio tutti gli account twitter delle istituzioni pubbliche.

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