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POTENZA – L’attendevano per dicembre e invece saranno costretti a un altro Natale di passione i circa 40 ex dipendenti di Ranieri immobiliare, con rispettive famiglie, che da quasi tre anni sono a casa senza lavoro. Il giudice delegato del Tribunale di Potenza, Luigi Barrella deve pronunciarsi sull’istanza di fallimento della società che gestiva la più grande concessionaria della Fiat nel Mezzogiorno, con un buco da milioni di euro. Ma  pare che la sentenza non arriverà prima di metà gennaio.  Si allungano quindi i tempi di quel calvario che i lavoratori stanno vivendo sulla propria  pelle, iniziato ormai più di due anni fa con la chiusura della storica concessionaria di Tito Scalo. Lungaggini in parte dovute alla complessità del procedimento. Inizialmente il titolare della ditta, Paolo Antonio Ranieri, aveva presentato istanza per il concordato preventivo, in modo da evitare il fallimento. Richiesta che il Tribunale di Potenza ha inizialmente ammesso e successivamente respinto. Una procedura che è andata avanti per ben due anni, fino a quando il giudice ha concluso che non ci fossero sufficienti elementi per procedere i questa direzione.

E’ seguita, quindi, la doppia istanza di fallimento, presentata dal Pubblico ministero, Gerardo Salvia, che dall’analisi dei libri contabili avrebbe rilevato pure movimentazioni anomale di capitale dalle casse della società , e, contemporaneamente, anche dallo studio legale Rotondano che rappresenta gli ex dipendenti della concessionaria. Il giudice si è riservato di decidere sulla richiesta che, se accolta, consentirà ai lavoratori – da una vita in servizio presso la società – di recuperare le mensilità arretrate e il trattamento di fine rapporto. Ed è per questo che i dipendenti speravano di poter chiudere il 2013 almeno con questa buona notizia.

Anche perché ulteriori ritardi potrebbe finire per danneggiare l’attività di recupero, nel caso in cui non fosse più possibile recuperare le eventuali azioni revocatorie.

Si tratta pur sempre di un iter iniziato quasi tre anni fa con quello che il trascorrere di tutto questo tempo comporta.

m.labanca@luedi.it

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