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Reggio Calabria, 19 dic. – (Adnkronos) – I carabinieri del Nas di Reggio Calabria, in collaborazione con militari della stazione carabinieri di Gioia Tauro, hanno sequestrato una rivendita di mangimi ed animali d’affezione, nell’ambito dei controlli nel settore del benessere degli animali d’affezione e della lotta all’esercizio abusivo della professione medico veterinaria. 
Nel corso dell’ispezione, i militari del Nucleo hanno accertato le gravissime carenze igienico-sanitarie della struttura (sporco pregresso, escrementi di animali, residui di mangimi, tracce ematiche, siringhe usate) dove erano detenuti, per la vendita, circa 300 animali d’affezione, alcuni di specie protetta (pappagalli esotici, tartarughe, iguane, draghi barbuti, ricci africani, criceti russi e scoiattoli volanti), per i quali sono in corso da parte del Corpo Forestale dello Stato (servizio Cites) e dell’Asp di Reggio Calabria accertamenti in materia di salvaguardia di animali delle specie protette. 
In particolare, i carabinieri del Nas hanno scoperto che un locale adiacente all’esercizio commerciale era stato abusivamente adibito a sala operatoria, con all’interno numerosa attrezzatura chirurgica: tavolo operatorio, lampada scialitica, sterilizzatrice, fili per sutura, svariati dispositivi medici e decine di medicinali ad uso veterinario, tra le quali anche un farmaco, utilizzato per l’eutanasia. Il titolare della rivendita, che esercitava abusivamente la professione di medico-veterinario, è stato denunciato. Il gip, su richiesta della Procura di Palmi, ha emesso decreto di sequestro preventivo dell’esercizio commerciale. 

REGGIO CALABRIA – I carabinieri del Nas di Reggio Calabria, in collaborazione con militari della stazione carabinieri di Gioia Tauro, hanno scoperto l’attività di un falso veterinario che operava senza averne la qualifica e gestiva una rivendita di mangimi e animali nella quale sono state accertate gravissime carenze igienico-sanitari.

 

Nel corso dell’ispezione, i militari dell’Arma hanno trovato di tutto nella zona dove erano rinchiusi per la vendita circa 300 animali: c’erano sporco pregresso, escrementi di animali, residui di mangimi, tracce ematiche, siringhe usate. Molti degli esemplari nelle gabbie appartengono a specie protette: pappagalli esotici, tartarughe, iguane, draghi barbuti, ricci africani, criceti russi e scoiattoli volanti. Ora sono in corso da parte del Corpo Forestale dello Stato (servizio Cites) e dell’Asp di Reggio Calabria accertamenti per capire se ci siano state irregolarità nella loro cattura e compravendita. 

Ma la scoperta raccapricciante i carabinieri del Nas l’hanno fatta in un locale adiacente all’esercizio commerciale. C’era infatti una sala operatoria abusiva, con all’interno numerosa attrezzatura chirurgica: tavolo operatorio, lampada scialitica, sterilizzatrice, fili per sutura, svariati dispositivi medici e decine di medicinali ad uso veterinario, tra le quali anche un farmaco, utilizzato per l’eutanasia. Il titolare della rivendita, che esercitava abusivamente la professione di medico-veterinario, è stato denunciato. Il gip, su richiesta della Procura di Palmi, ha emesso decreto di sequestro preventivo dell’esercizio commerciale. 

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