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POTENZA – Da una parte l’“Outsourcing srl” del figlio del sindaco di Corleto Rosaria Vicino, e dei Robortella, i due consiglieri regionali di San Martino d’Agri, oltre alla moglie del top manager della ditta che sta realizzando il Centro oli Total, e un noto imprenditore nell’orbita di Eni. Dall’altra la “Splai srl” di Domenico Fortunato e consorte, l’assessore all’industria del Comune di Viggiano, che qualcuno già vede in corsa come primo cittadino alle elezioni di questa primavera.

Politici, e familiari di politici che diventano imprenditori all’ombra delle trivelle. Sembra questa l’idea comune dietro le società che ruotano attorno allo studio di Carmelo Donnoli e consorte, Antonia Maria De Carolis, socia e amministratrice della Outsourcing srl. Un’intuizione buona nel prossimo capoluogo petrolifero della Valle del Sauro, come in quello della Val d’Agri. Almeno a giudicare dai nomi coinvolti. Sia per gli affari che si prospettano, dove Total sta investendo centinaia di milioni di euro, che per quelli già avviati dove le estrazioni di petrolio e gas dell’Eni sono iniziate da più di una decina d’anni.

Oltre alle commesse collegate alle attività in senso stretto delle compagnie, c’è infatti domanda per una varietà di servizi “collaterali”: dalla formazione del personale, al vitto e l’alloggio. Proprio quello a cui aspirano ditte come la Magiovi srl di Pasquale e Giovanni Robortella, fratello minore del consigliere neoeletto che ha ceduto tutte le sue partecipazioni societarie al padre, all’inizio del mese, dopo aver negato di inserirle nell’anagrafe patrimoniale degli eletti quando era lui il politico in famiglia. O ancora la stessa Outsourcing srl, che sta realizzando un centro servizi nell’area Pip di Guardia Perticara. Infine la Splai dei coniugi Fortunato, Domenico l’assessore e la signora Donatella Damiano, impiegata del Comune di Viggiano.

In realtà bisognerebbe dire le Splai, dal momento che sono due: la cooperativa con sede a Viggiano, e l’srl con sede a Corleto. Ma hanno entrambe lo stesso indirizzo di posta elettronica certificata, che è poi quello dello studio di Carmelo Donnoli. Come pure lo stesso amministratore, dopo la revoca dell’incarico a Donnoli nella srl di un anno e mezzo fa, osia Domenico Fortunato.

L’oggetto sociale? A parte il carattere di mutualità riconosciuto per la prima, anche l’elenco delle attività che le 2 ditte si prefiggono di svolgere è identico. Stesse parole e stessa punteggiatura. Incluso quando si dice che «l’attività di consulenza tecnica e organizzativa, costruzione, conduzione e manutenzione di impuianti di trattamento idrocarburi, servizi di revisione e verifica materiali, catalogatore, gestione magazzini e preparazioni programmi di lavoro nel settore delle industrie estrattive e settori affini».

Motivo per cui una certa confusione è quasi inevitabile, dal di fuori.

Mentre coop ed srl restano ben distinte quando si tratta di chiedere contributi. Col risultato che nel 2012 le due società risultano entrambe beneficiarie dei fondi del bando per l’occupazione del Comune guidato proprio dalla giunta di cui Fortunato fa parte. In totale: 72mila euro a testa, a cui la coop nello stesso anno ne ha sommati altri 14mila (di 42mila totali) della Regione per il reintegro dei lavoratori.

Soldi delle royalties del petrolio – quelli erogati dall’amministrazione di Viggiano – gestiti dallo stesso ufficio dove lavora la signora Damiano.

l.amato@luedi.it

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