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di FABIO LOTTINO
A Potenza sono giorni di vero fermento, giornate nelle quali vanno delineandosi
segue a pagina 7

A Potenza sono giorni di vero fermento, giornate nelle quali vanno delineandosi le scie per le future alleanze per le amministrative della prossima primavera ma soprattutto per la Potenza che sarà. Il centrosinistra come sempre si compatterà e, probabilmente, troverà la soluzione vincente e schiacciante ai danni delle opposizioni, miseramente ridotte a coltivatori di personalissimi orticelli. Una politica capace di prevedere il futuro già da novembre si sarebbe dovuta mettere a lavoro sui programmi, le alleanze e, infine, le persone ma, soprattutto, sull’idea di città. 

 

Invece, complici le elezioni regionali e la candidatura dell’uscente Sindaco Vito Santarsiero, ormai consigliere regionale, si è perso ancora una volta del tempo prezioso, tempo che doveva essere investito per la città e per quel cambiamento a cui i potentini sono ormai preparati. 

Accusato principale è il centrodestra, ancora una volta, che sta scegliendo strade singolari piuttosto che plurali per prepararsi ad una ennesima sonante sconfitta. Sconfitta che sarebbe evitabile mettendosi al lavoro ed ignorando personalissimi obiettivi tentando di privilegiare strade comuni. 

Le strade comuni che, storto o dritto, il centrosinistra riesce sempre a trovare ed invece il centrodestra fa di tutto per evitarle… È questa la storia degli ultimi 20 anni. 

Anni nei quali si è preferito fare campagna acquisti negli scarti del centrosinistra, distruggere candidati interni forti e regalare le nostre migliori forze al vincente avversario. Il 2014 potrebbe però essere differente mettendoci coraggio. Coraggio più interno che esterno. 

La città è pronta, ma non è pronto il centrodestra. Il coraggio potrebbe avere il gusto della vittoria valorizzando per Potenza quelle forze interne al centrodestra che negli anni si sono mostrate capaci di fare vera opposizione al Partito Regione. 

Parlavo giorni fa di Nicola Becce, uomo che viene dall’impresa e dotato di grandi capacità. Sarebbe l’uomo giusto al posto giusto affiancato magari da chi realmente ama la città, come Enzo Fierro. Giovane, o quasi, che l’amore per la città lo spende non per organizzare sagre e banali feste, ma costruendo progetti per la città e diffondendo cultura e innovazione. Sarebbe semplice eppure ci prepariamo all’ennesima vergognosa sconfitta decisa dai partiti del centrodestra, al punto che potrebbe essere più costruttiva una escalation del Movimento Cinque Stelle rispetto al pessimo posizionamento delle postazioni che potrebbe consumarsi nel centrodestra cittadino. 

I partiti ignorano, oggi più che mai, quanto la città sia pronta al cambiamento e quasi lo pretende.

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