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Tre giorni a Firenze per una delle convention renziane alla Leopolda, a spese dell’imprenditore “predestinato” per alcuni appalti. Inclusi gli “extra” in un noto night club della città sull’Arno.

Non mancava mai una parentesi hardcore nei “viaggi” organizzati da Bartolo Santoro con Rocco Fiore e Canio Romaniello: il primo a capo dell’ufficio tecnico di Avigliano, nonché consigliere comunale del capoluogo e delegato nazionale del Pd in quota Renzi; e il secondo assessore Pd del Comune di Pietragalla.

Da questa mattina Santoro e Fiore sono ai domiciliari mentre Romaniello ha il divieto di dimora nel suo paese. 

Per loro l’accusa degli inquirenti della Dda di Potenza è di corruzione, e tra le varie utilità incassate dal tecnico e dall’amministratore per aiutare l’amico costruttore c’è anche la trasferta fiorentina del 16,17 e 18 novembre del 2012. «In occasione di una convention organizzata da Matteo Renzi in vista delle elezioni primarie del Partito Democratico».

Così scrive il pm Francesco Basentini, che registra anche le “firme” a sostegno del sindaco di Firenze raccolte tra i dipendenti di Santoro, e l’apporto alla candidatura di Fiore un mese più tardi, alle parlamentarie del Pd, in cui figurava tra i candidati.

«Ragazzo, vedi che il 30 si va a votare». Sono le parole intercettate dagli agenti della Squadra mobile sull’utenza dell’imprenditore al telefono con il cugino.

«Dobbiamo vedere di trovare un po’ di voti che dobbiamo votare a Fiore… Non prendere impegni. Eh! Per le primarie del Parlamento (…) Rocco se non va al Parlamento sicuramente fa il sindaco di Potenza». 

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