X
<
>

Condividi:
4 minuti per la lettura

Dalle primarie non si scappa. Non se la coalizione del centrosinistra a Potenza deve tenere dentro anche forze moderate. Centro Democratico sta lanciando avvertimenti da un po’: per scegliere il candidato sindaco di Potenza servono le primarie. È un invito diretto soprattutto al Pd: il partito di maggioranza relativo non pensi di dettare la strategia e i nomi.

L’indirizzo viene condiviso anche da Realtà Italia, il cui coordinamento cittadino ha richiamato i democratici. «L’individuazione del candidato sindaco per la coalizione di centrosinistra deve avvenire, nel rispetto di tutti gli alleati, attraverso lo strumento già consolidato delle primarie che, oltre a rappresentare un’innovazione nel modus operandi della politica in sé, si pone a garanzia di un’opzione unica e condivisa da tutti».

È questione, dicono da Realtà Italia, anche di «opportunità per tutti», perchè test di democrazia, con i cittadini chiamati «a partecipare e condividere le scelte sul futuro della propria città».

Chiedono però al Partito democratico di essere chiari. «È opportuno che lo stesso Partito democratico, che oggi detiene la maggioranza della coalizione, esprima con chiarezza i propri intendimenti e delinei la strada da seguire per giungere ad un accordo unitario con gli alleati politici.

Anche nei programmi amministrativi – concludoo i responsabili di Realtà Italia – occorrerà avere un’unità d’intenti per assicurare garanzie di funzionamento ad una città che ha necessità di ritrovare la sua identità di capoluogo».

Nel frattempo centro democratico continua a tenere salda una posizione già esplicitata. «La scelta del sindaco di Potenza, non può non passare che dalle primarie di coalizione se non si vuole evitare un pericoloso fuggi fuggi generale e lasciare tutti in libertà  con i rischi connessi», scrivono dal partito.

Non fanno bene, spiegano, le voci e le ipotesi che si rincorrono fuori e dentro le stanze di partito.

Ne hanno discusso anche lunedì sera nella riunione di coordinamento che ha affrontato la preparazione del programma amministrativo e delle candidature al consiglio comunale.

«Lo abbiamo detto, richiesto e sollecitato a chiare lettere da oltre due mesi – scrivono in una nota – e ad oggi le risposte del maggior partito della coalizione sono ancora interlocutorie e dilatorie. E questo non fa bene alla città  che vede alimentarsi voci su candidati».

Il rinnovamento non può passare per i soliti metodi. «Il nuovo che avanza passa attraverso candidati sindaci che hanno già fatto esperienze di partecipazione elettorale senza successo in almeno altri due/tre partiti di opposte fazioni».

«Attendiamo che il centro-sinistra faccia un volontario passo in avanti attraverso la indizione delle primarie come in altre città  italiane per il prossimo 23 marzo o per il fine settimana successivo».

Contemporaneamente si pronunciano sui temi, sulle priorità amministrative da inserire in un programma – si spera condiviso – a cui la coalizione non dovrebbe rinunciare.

Per cominciare chiedono, già al sindaco in carica Vito Santarsiero, di dire in modo chiaro il proprio «no» al «balzello ulteriore che anche il Governo Renzi vuole scaricare sui cittadini attraverso l’aumento della Tasi con una ulteriore aliquota. E questo, come già detto, anche per rispondere alle provocazioni che ambienti politici interessati ad un pericoloso gioco al massacro da un lato ed ad un regolamento di conti interni dall’altro, manda in avanscoperta nomi, personalità  carismatiche ed autorevoli del passato o alimenta scontri tra consiglieri ed assessori attuali, con il solo obiettivo di bruciarli e darli in pasto alla comunità  cittadina».

Sul piano programmatico Centro democratico ha definito le schede di intervento in diversi settori.

Nell’ambiente, attenzione su «raccolta differenziata attraverso una ridefinizione complessiva del sistema e della organizzazione affidata all’Acta, un corretto utilizzo del nascente Parco fluviale dedicato anche alla pesca sportiva ed ai camminamenti garantiti da un’attenta manutenzione affidata ai privati in cambio di opportunità lavorative».

Sul piano delle politiche sociali propongono «la definizione di un piano di intervento che garantisca servizi dedicati agli anziani ed agli autosufficienti».

Nel prossimo incontro si occuperanno della definizione di un progetto di riordino delle aree di quartiere e in particolare con la ridefinizione del sistema di viabilità  e utilizzo degli spazi nei quartieri di Macchia Romana, Rione Risorgimento, Francioso, via Mazzini e negli spazi ampi davanti alle scuole».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE