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di STEFANO DODARO
FRA sabato e domenica scorsi si sono verificati nel capoluogo bruzio moltissimi casi di intossicazione. Coloro che si sono presentati all’Annunziata di Cosenza, per ricevere le cure del caso, erano in gran parte giovani che, secondo le prime ricostruzioni, avrebbero trascorso la serata presso un noto locale della movida cosentina, bevendo qualche cocktail in compagnia e successivamente lamentando sintomi quali dolori allo stomaco, mal di testa e nausee, avvisaglie tipiche da intossicazione. 
All’inizio i medici del Pronto Soccorso hanno pensato ad una forma virale, tipica anche del periodo, ma successivamente e soprattutto per il molteplice numero di casi (si parla di un centinaio di persone), tutti provenienti da una serata trascorsa nello stesso locale della città, hanno dovuto virare la prima diagnosi verso l’intossicazione. 
Dai primi esami effettuati, si presume che il tutto sia stato causato dall’utilizzo di acqua non potabile, usata sotto forma di cubetti di ghiaccio da mescolare nei cocktail. Non è escluso però anche la cattiva qualità degli alcolici serviti durante le serate in discoteca. A una giovane, infatti, sono stati rilevati alti valori di bilirubina. Ciò accade a seguito della ingestione di sostanze tossiche e fra le principali cause c’è proprio l’alcol. Per limitare i danni le sono state somministrate quattro flebo nel giro di una giornata. Altri giovani sono tuttora ricoverati in ospedale con febbre alta e forte dolore di stomaco.
 La notizia si è sparsa subito in città grazie anche ai social network utilizzato in questo caso non come condivisione di momenti e foto ma come vera e propria valvola di sfogo. C’è chi ha pensato di denunciare l’accaduto e rivolgersi ai carabinieri del Nas.
Una curiosità: alcuni dei giovani intossicati lavorano in un’azienda e gran parte lunedì non si è potuta recare al lavoro proprio a seguito dei malori. 
 

COSENZA – Fra sabato e domenica scorsi si sono verificati nel capoluogo bruzio moltissimi casi di intossicazione. Coloro che si sono presentati all’Annunziata di Cosenza, per ricevere le cure del caso, erano in gran parte giovani che, secondo le prime ricostruzioni, avrebbero trascorso la serata presso un noto locale della movida cosentina, bevendo qualche cocktail in compagnia e successivamente lamentando sintomi quali dolori allo stomaco, mal di testa e nausee, avvisaglie tipiche da intossicazione. All’inizio i medici del Pronto Soccorso hanno pensato ad una forma virale, tipica anche del periodo, ma successivamente e soprattutto per il molteplice numero di casi (si parla di un centinaio di persone), tutti provenienti da una serata trascorsa nello stesso locale della città, hanno dovuto virare la prima diagnosi verso l’intossicazione. Dai primi esami effettuati, si presume che il tutto sia stato causato dall’utilizzo di acqua non potabile, usata sotto forma di cubetti di ghiaccio da mescolare nei cocktail. Non è escluso però anche la cattiva qualità degli alcolici serviti durante le serate in discoteca. A una giovane, infatti, sono stati rilevati alti valori di bilirubina. Ciò accade a seguito della ingestione di sostanze tossiche e fra le principali cause c’è proprio l’alcol. Per limitare i danni le sono state somministrate quattro flebo nel giro di una giornata. Altri giovani sono tuttora ricoverati in ospedale con febbre alta e forte dolore di stomaco. La notizia si è sparsa subito in città grazie anche ai social network utilizzato in questo caso non come condivisione di momenti e foto ma come vera e propria valvola di sfogo. C’è chi ha pensato di denunciare l’accaduto e rivolgersi ai carabinieri del Nas.Una curiosità: alcuni dei giovani intossicati lavorano in un’azienda e gran parte lunedì non si è potuta recare al lavoro proprio a seguito dei malori.  

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