X
<
>

Share
3 minuti per la lettura

 

SENISE- Nascerà in contrada Santa Lucia, pochi chilometri dal centro abitato di Senise, uno stabilimento industriale per la lavorazione e il trattamento di rifiuti solidi urbani.

Si tratta di un nuovo sito produttivo capace di svolgere attività previste dai seguenti codici Ateco 2007, ossia codici di attività previste dalla camera di commercio e dunque autorizzati: 38.32.00(recupero e cernita di materiali); 38.32.10(recupero e preparazione per il riciclaggio di cascami e rottami metallici);38.32.20(recupero e preparazione per il riciclaggio di materiale plastico per la produzione di materie prime)38.32.30(recupero e preparazione per il riciclaggio di solidi urbani, industriali e biomasse plastiche,resine sintetiche);38.21.09(trattamento e smaltimento di altri rifiuti non pericolosi).

Proprio questo ultimo aspetto,ossia, il trattamento di rifiuti non periocolosi, ha fatto decidere il sindaco Giuseppe Castronuovo ad accettare l’idea e che ora vuole smorzare sul nascere le tante supposizioni, alcune davvero gratuite: «Non fosse altro che,insieme alla sicurezza ambientale e di salute per l’area intera (sono previste due saracinesche d’ingresso a chiusura stagna;la prima farebbe da filtro e poi una serie di misure per rendere l’aria interna non pericolosa), c’è anche la concreta possibilità di portare finalmente occasioni di lavoro anche nel nostro comune. Posso garantire che ove sorgesse un solo dubbio sulla completa tutela ambientale, non avremmo alcuna remora a rigettare la proposta; anche perché, a monte, abbiano chiesto proprio che ci vengano fornite nel dettaglio tutti i tipi, uno per uno, del materiale che passerà da questo stabilimento. Colgo infine l’occasione per ringraziare il presidente Marcello Pittella che ha ci ha dato, da assessore regionale nella passata legislatura, piena fiducia ed anzi,si è speso unicamente per il nostro territorio».

L’affermazione del sindaco parte dal fatto che questo bando, nato, come riportato dai documenti regionali,per la “surroga”di posti di lavoro persi dalla Mecom è stato disegnato e previstosull’area industriale di Senise.

Un primo bando era andato deserto e dunque si è dovuto rifarne un secondo che ha visto la partecipazione di quattro proposte dalle quali,il nucleo di valutazione regionale della Task force occupazione, ha scelto la società Nep Italy Srl, pare con sede del Nordest,Treviso e dintorni.I tempi dicono che dopo la riunione tenutasi in regione,presenti i soggetti interessati ed i sindacati, che hanno sottoscritto l’accordo,entro il quindici di questo mese,la ditta dovrà presentare il business plan,che dovrò passare al vaglio dell’apposita commissione regionale ed all’approvazione.

Da allora, ci saranno ventiquattro mesi di tempi per la realizzazione.

Ossia di un impianto multifunzionale per il trattamento dei rifiuti solidi urbani con tre linee di produzione: produzione di CSS (combustibile solido secondario) e di altri rifiuti secchi; valorizzazione dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata(rifiuti plastici,cellulosi e multi-materiale;impianto mobile recupero inerti.Il combustibile solido secondario,altro non è che il rifiuto che non potrà essere differenziato, ossia il “secco residuo” in riciclato ed è utilizzato per produzione di energia,in termovalorizzatori ed altri impianti autorizzati all’uso.

L’impianto che funzionerà per circa 312 giorni l’anno,lavorerà 270 tonnellate di materiale al giorno;con un risparmio previsto per le famiglie sulle tasse che dice ancora il sindaco: «Potranno servire per finanziare altri servizi ora carenti proprio per mancanza di fondi e poi,non dimentichiamo che l’occupazione prevista sarà di circa 54 nuovi addetti,a fronte dei 22 presi a parametro dalla Mecom che,dicono,non lavorino più;più che uno spiraglio occupazionale».

 

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE