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Quaranta aziende calabresi del settore agricolo e 29 di quello edile sono risultate irregolari. E’ quanto emerge dai primi controlli effettuati dagli ispettori del ministero del Lavoro e delle politiche sociali, nell’ambito del “Piano straordinario di vigilanza per l’agricoltura e l’edilizia”, approvato il 28 gennaio scorso dal Consiglio dei Ministri che si riunì a Reggio Calabria.
Le aziende controllate nel settore dell’agricoltura sono state 64, 40 delle quali (pari al 63%) sono risultate irregolari. Complessivamente sono stati trovati 165 lavoratori impiegati totalmente in nero, mentre su altri 283, tra i quali 11 extracomunitari, sono in corso le verifiche.
Nel settore edile le aziende ispezionate sono state 61, il 48% delle quali (29) irregolari. I lavoratori impiegati totalmente in nero sono risultati 36, mentre quelli su cui sono in corso verifiche sono 193, uno dei quali extracomunitario. Altri otto lavoratori sono risultati irregolari per altre cause, mentre le sospensioni per lavoro nero sono state 12, di cui 11 revocate. Le violazioni accertate in materia di salute e sicurezza sono state 44. I controlli, oltre che dagli ispettori del ministero, sono stati fatti anche dagli enti previdenziali (Inps ed Inail) e dale forze dell’ordine.

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