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Un incontro per illustrare le novità introdotte dalla legge regionale numero 37 del 2014 – che prevede «attività per la promozione e lo sviluppo dello spettacolo» è stata convocata dall’Ufficio regionale sistemi culturali e turistici e cooperazione internazionale.

Tra i presenti all’iniziativa c’erano gli operatori dello spettacolo lucani, che hanno discusso di argomenti come «l’informativa sull’Osservatorio regionale per lo spettacolo, la pianificazione annuale delle attività, l’Albo regionale ed i requisiti per l’iscrizione, i decreti attuativi del fondo di garanzia con le modalità di distribuzione».

«L’incontro di oggi, con cui andiamo ad istituire l’Albo regionale dello spettacolo – ha detto Patrizia Minardi, dirigente dell’Ufficio regionale sistemi culturali e turistici – è utile per raccogliere gli indirizzi e le indicazioni di associazioni e consorzi che fanno parte del mondo dello spettacolo. Finora il settore è stato finanziato da diverse fonti legislative, mentre oggi fa riferimento alla Regione Basilicata e a un unico ufficio. Da qui la necessità di una legge per riorganizzare l’intera materia. Digitalizzare, ampliare il pubblico che usufruisce della cultura e creare attività formative – ha sottolineato Minardi – sono alcuni degli obiettivi da raggiungere attraverso la legge ed attraverso i finanziamenti europei, con progetti che sappiano coinvolgere partner stranieri, per entrare nei circuiti internazionali e per far conoscere le peculiarità del nostro territorio e della nostra regione».

La Regione Basilicata, in questo percorso, avrà il compito di approvare la programmazione triennale in concertazione con associazioni e istituzioni. La pianificazione annuale e la relativa dotazione finanziaria, invece, per quest’anno saranno definite in prima applicazione entro il 31 gennaio 2015.

Compito importante sarà affidato nel frattempo all’Osservatorio regionale per lo spettacolo, che sarà lo strumento di supporto alla programmazione regionale di monitoraggio delle attività. Il perimetro dello spettacolo come rappresentazione artistica è stato suddiviso nei seguenti comparti: teatrale, cinematografico, canoro o musicale, danzante, circense, viaggiante.

«Si tratta – ha spiegato Minardi – di diverse forme artistiche sotto un cappello omogeneo legislativo: tutto questo, perché abbiamo bisogno di pianificare in maniera unitaria la materia e le attività dello spettacolo».

 

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