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Ad una settimana dall’inizio dell’anno scolastico i nodi restano i trasporti e l’attuazione del protocollo di sicurezza, a partire dalla necessità di un maggiore coordinamento con la rete sanitaria locale. E’ quanto emerso dal confronto in videoconferenza tra il prefetto Paola Spena, le rappresentanze sindacali, Franco Fiordellisi, segretario provinciale Cgil, Erica Picariello, segretaria Cgil scuola, Salvatore Bonavita in rappresentanza della Cisl provinciale e della Cisl scuola, Luigi Simeone, segretario provinciale della Uil, Antonio D’Oria, segretario provinciale scuola, Costantino Vassiliadis, segretario provinciale Ugl, l’assessore comunale all’istruzione Geppino Giacobbe, l’assessore provinciale Girolamo Giaquinto, in rappresentanza anche dell’Anci, Giuseppe Conte dell’Asl e Alberto De Sio dell’Air, la dirigente dell’Usp Rosa Grano.


E’ Bonavita a porre l’accento sulle criticità: “La questione irrisolta è certamente quella rappresentata dai trasporti. Alle richieste di chiarimenti sul numero di corse che potranno essere garantite ci è stato risposto che si farà di tutto per risolvere eventuali problemi, attraverso accordi con ditte esterne ma il rischio è che i pullman siano insufficienti, anche se la capienza è stata portata all’ 80%.


Poi diventa fondamentale definire un raccordo più forte con l’Asl con il quale le scuole fanno ancora fatica a dialogare. Abbiamo chiesto il numero esatto di docenti e personale Ata che si sono sottoposti al test, i numeri parlano di 6000 test effettuati ma diventa fondamentale favorire il raccordo e il dialogo con i referenti Covid di ogni scuola, ecco perchè chiediamo un protocollo d’intesa tra le Asl e le diverse scuole Sarebbe utile anche attivare uno sportello psicologico per alunni e docenti.


Per il resto, i problemi sono quelli che già conosciamo, gli istituti sono ancora in attesa di fornitura di banchi e mascherine. L’organico Covid è arrivato ma si dovrà tradurre in risorse, che saranno utilizzate primariamente per infanzia e primaria”. Antonio D’Oria della Uil spiega come il confronto “ha rappresentato una prosecuzione degli incontri tenutisi nelle scorse settimane per fare il punto sulla ripartenza. Abbiamo posto l’accento sulla problematica dei trasporti, il rischio assembramenti non è legato solo alla capienza, portata all’80%, dei pullman ma anche all’attesa alle fermate. Di qui l’impegno della prefettura che ha garantito la massima vigilanza da parte delle forze dell’ordine.


Per potenziare le corse l’Air chiede di conoscere la provenienza degli alunni ma si tratta di un monitoraggio che non può essere affidato ai singoli dirigenti. Diventa, inoltre, fondamentale, in vista di un accordo con ditte private che la gestione resti comunque nelle mani dell’Air per evitare di rendere tutto più complicato. Quanto alla questione sanitaria, è naturale che i referenti Covid abbiano bisogno di una formazione adeguata, fino ad oggi garantita dalle scuole in collaborazione con Asl e Inail. Certo, si tratta anche di definire con chiarezza i ruoli, in maniera che i referenti Covid sappiano a chi rivolgersi quando devono confrontarsi con l’Azienda Sanitaria Locale.


Speriamo che le operazioni di assegnazione degli incarichi siano terminate per il 24 ma certo l’organico difficilmente sarà al completo. Penso innanzitutto ai docenti di sostegno. In questo modo ad essere penalizzati saranno ancora una volta i ragazzi diversamente abili. Bene, invece, l’arrivo delle risorse per l’organico Covid. L’impegno che abbiamo assunto è quello di rivederci una decina di giorni dopo l’inizio delle lezioni”. Dura la denuncia della Cgil: “Restiamo perplessi rispetto alle misure messe in campo per consentire la riapertura in sicurezza delle scuola in Irpinia, ma daremo il nostro contributo come sempre.


Gli sforzi messi in campo dai vari livelli istituzionali non sono bastati. In particolare, è mancata una certa sensibilità da parte dell’Asl di Avellino che riporta ancora mancanza di personale da utilizzare per l’emergenza sanitaria ancora in corso. Non sappiamo perché l’Asl non abbia fatto le assunzioni che dovevano essere fatte: lo avevamo detto in piena emergenza covid, ma siamo rimasti inascoltati. E adesso manca personale medico e da impegnare nella prevenzione e nella sicurezza sui luoghi di lavoro”.


Di qui la richiesta “di supportare coloro che saranno designati all’interno delle scuole quali referenti ancticovid: questi soggetti devono essere formati sotto il coordinamento dell’Asl che dovrà gestire pure i collegamenti con i medici di base e creare, quindi, una struttura territoriale importante È evidente, però, il ritardo accumulato sotto questi aspetti e che difficilmente potrà essere colmato. Inoltre, per la sicurezza dei nostri giovani bene l’impegno del prefetto di impegnare la polizia municipale, tramite i sindaci, per controllare cosa succede alle fermate dei mezzi pubblici dove facilmente potranno crearsi assembramenti, o davanti ai plessi scolastici”.


Infine la richiesta di “verificare se con il governo centrale e con quello regionale, nel comitato regionale sia possibile inserire l’obbligo di fare test ai docenti, al personale Ata, ma anche agli alunni con cadenza regolare e se del caso a campione”. Girolamo Giaquinto traccia, invece, un bilancio complessivamente positivo “Tutte le scuole hanno spazi adeguati che consentiranno agli studenti di tornare in presenza, anche se qualche istituto ricorrerà alla didattica integrata. Sicuramente ci saranno correttivi da apportare lungo il percorso ma ce ne accorgeremo strada facendo. Penso innanzitutto ai trasporti”.

A parlare di una situazione sotto controllo anche l’assesso – re Giacobbe: “L’unico problema era quello relativo alla sede della scuola Madre Teresa di Calcutta ma sembra andare verso una soluzione grazie agli spazi del Centro sociale, anche se attendiamo che la scuola liberi le precedenti aule. Quanto ai trasporti diventa fondamentale scaglionare gli orari di ingresso dei diversi istituti così da evitare assembramenti e garantire che tutti gli studenti siano messi in condizione di raggiungere la propria scuola. Ecco perchè l’Ufficio Scolastico Provinciale avvierà un monitoraggio degli studenti per capire quanti sono gli allievi pendolari ed eventualmente potenziare le corse. Quanto ai referenti Covid, la formazione è già partita, si tratta di rafforzare il coordinamento tra scuole ed Asl”

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