X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

Già qualche tempo fa in questo blog scrivevo che, per quanto concerneva la piazza calcistica di Potenza, cercavo certezze. Più o meno quelle che provenivano da Melfi e da Matera. Nel frattempo si è aggiunta anche quelle  di Francavilla. Mancava solo Potenza, appunto. A distanza di tempo si può ammettere che finalmente queste certezze stanno cominciando a materializzarsi. Era da tempo, infatti, che non si respirava, da queste parti, di nuovo, aria di calcio giocato. Il club che fa capo a Antonello Grignetti, che vede come braccia operative Maurizio Notaristefani, Pietro Chiaradia e che, al massimo entro giovedì, vedrà anche sedersi sulla panchina Mimmo Giacomarro, sta facendo davvero le cose per bene. Sta costruendosi la sua credibilità a suon di nomi importanti per la categoria. Potenza può tornare a far parlare di sè e a rivivere i suoi tempi migliori. La “maledizione” di Potenza-Salernitana del 20 aprile 2008 ha generato una sorta di macumba sul Viviani dalla quale è sembrato, per lunghi anni, impossibile liberarsi. Oggi basta un pizzico di progettualità, uno sponsor degno di tal nome, qualche acquisto mirato e la macchina può ripartire. Se non lo è ancora, lo sarà in poco tempo, ne sono certo. Si percepisce in giro, dove il Potenza è tornato a essere un argomento di discussione, di confronto, perchè no, di curiosità, di coinvolgimento popolare, poi diventerà anche di campanilismo con le altre realtà regionali. Proprio tutto quello che mancava da tempo. Il campo, come sempre, emetterà il suo verdetto, per il quale non ho intenzione di sbilanciarmi adesso; ma il fatto stesso che ne sto qui a scrivere, o in mezzo alla strada a parlarne, depone a favore di chi sta cercando di ricostruire, di programmare, perchè no, anche di allargarsi sul territorio e pure di sognare. Potenza ne aveva proprio bisogno. BUON LUNEDI’

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE