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ACERENZA –  Pablo Villarino e Laura Lazzarino sono  due ragazzi argentini  che  sono giunti ad Acerenza spinti da una ragione  di sangue: completare il puzzle delle loro origini. Sono entrambi scrittori di viaggi che vivono raccontando le storie e le culture della gente che incontrano attraverso i loro siti internet.  Laura  e’  originaria di Acerenza e i due giovani sono giunti nel borgo lucano per avere informazioni sul suo bisnonno acheruntino Giuseppe Ianniello.  «Acerenza – ha detto Laura –  ci interessa particolarmente perché il mio bisnonno era acheruntino. Io vivo in Argentina e sono cresciuta ascoltando il dialetto.  Il mio bisnonno partì per l’ Argentina nel 1924. Sappiamo che qui ad Acerenza rimasero la sua mamma, Amalia Saluzzi, suo padre Girolamo Ianniello e le sorelle Annamaria e Angela». Nei primi dieci anni la famiglia di Laura  restò in contatto con il bisnonno Giuseppe ma dal 1934   si persero completamente le tracce. «Avevamo voglia – raccontano i due ragazzi –  di vedere la casa del bisnonno e le vie del paese in cui è cresciuto e anche se non siamo ancora riusciti a saperne di più, siamo comunque felici di aver toccato le mura di questo posto e di aver ricevuto l’ospitalità dai nostri amici acheruntini Antonia e Rocco che ci hanno accompagnati nelle nostre ricerche». I due sono partiti dall’Argentina con un semplicedocumento che attestava la data di nascita di  Giuseppe Ianniello e di cui sono venuti in possesso anni fa. Tante le ricerche tra gli archivi religiosi e comunali che hanno permesso ai due di conoscere un indizio importante, cioè i nomi delle due sorelle del bisnonno che si chiamavano Annamaria e Angela Ianniello. Il registro dei battesimi ha riportato ai due ricercatori anche il soprannome del bisnonno che sarebbe “Chiangone“, dopo aver sfogliato le pagine che riportano i nomi dei battezzati dal 1896 al 1915. «Successivamente – ha aggiunto Laura –  al municipio abbiamo visto una  copia del documento di nascita. Poi abbiamo parlato con tante persone e abbiamo visitato molti luoghi  dove  viveva il mio bisnonno». I due giovani sperano che prima o poi qualcuno potrà ricordare qualche cosa di più  sui parenti di Giuseppe Ianniello e della moglie Amalia Saluzzi e qual è l’abitazione in cui i due coniugi hanno vissuto  prima di partire per l’Argentina. Qualsiasi dettaglio sarà una grande soddisfazione per questi giovani che non chiedono nient’altro se non poter abbracciare i loro parenti 

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