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POTENZA – L’aggiudicazione era attesa per lunedì, ma la seduta della commissione di gara si è conclusa con un nulla di fatto. E il termine ultimo del 31 dicembre fissato dal Governo per avviare i lavori dello schema idrico Basento-Bradano, pena la perdita dei 58milioni di euro già stanziati, continua ad avvicinarsi.
E’ fumata nera sul mega appalto per la realizzazione dell’opera che dovrebbe rivitalizzare l’agricoltura dell’area nord della regione, incentivando nuove produzioni ad alta redditività. Un’opera attesa anche tra gli operatori del settore dell’edilizia già colpito in maniera molto dura dalla scarsità di commesse degli ultimi anni.
A bloccare tutto è stata una contestazione sull’offerta della ditta, la D’Agostino costruzioni di Avellino, che sembrava destinata a sbaragliare le concorrenti, tra cui non mancano le imprese lucane. Una contestazione prima ancora dell’aggiudicazione, che potrebbe essere il preludio di ricorsi giudiziali e richieste di sospensive. Qualcosa che non lascia presagire niente di buono in vista delle scadenze previste.

(L’articolo completo sull’edizione cartacea in edicola)

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