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MATERA – LO SBLOCCA Italia continua a spaccare il Consiglio comunale. Ancora un nulla di fatto, ancora un rinvio a domani ma ancora una volta il voto (favorevole o contrario) sull’impugnazione alla Corte Costituzionale dell’articolo 38 non viene votata. Il dibattito si svolge ma sulla proposta di emendamento della maggioranza ( a farsene promotore il consigliere Bianchi) il Consiglio si spacca. Il caso è tutto politico. L’emendamento infatti riproduce l’idea di chiedere alla Regione un impegno a cambiare il contenuto dell’articolo 38 proprio nella parte in cui si fa riferimento all’accentramento allo Stato della decisione sulle trivellazioni.
Un testo che, dettagli a parte, sembra sintetizzare di fatto la posizione politica uscita domenica nella direzione regionale del Partito Democratico. Una opzione che però non piace a quella parte della maggioranza (Sel-Idv e pezzi sparsi del Pd da Cotugno a Manicone) che hanno voluto e portato la mozione in Consiglio. «Noi non siamo disponibili ad alcuna modifica, vogliamo che il Consiglio si esprima sull’impugnazione, favorevoli o contrari» spiegano i consiglieri di maggioranza che hanno presentato la mozione, «a questo punto lasciamo l’aula e ritorniamo a votare la questione giovedì nella seconda convocazione».
Di fatto al momento del voto sulla sospensione appunto per preparare l’emendamento alla minoranza manca un voto (i tre astenuti pesano più che mai) e per 14-13 la sospensione passa e la decisione conseguente diventa il venir meno del numero legale.
Il caso politico al di là dei singoli interventi a favore o contro lo Sblocca Italia rimane tutto quanto in piedi ed è soprattutto un caso politico, anche per questo la situazione continua a trascinarsi.
La battaglia appare di altra natura e sullo sfondo ci sono anche le elezioni e magari l’ultima direzione regionale del Partito Democratico. Il petrolio diventa il grimaldello per far emergere una serie di incertezze, posto che votare o non votare l’impugnazione sarebbe solo un indirizzo politico. Non produrrebbe effetti e obblighi ma certo darebbe un segnale che spacca. Ancora di più di quello che si è visto ieri.

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