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POTENZA – La Provincia di Potenza, in uno dei momenti più difficili della vita istituzionale dell’ente, ottiene un importante riconoscimento dalle Nazioni Unite per il significativo lavoro svolto in questi anni nell’ambito della sostenibilità ambientale e della sicurezza del territorio.
L’adesione della Provincia alla campagna Onu denominata “Making Cities Resilient”, rendere le città resilienti, ha portato alla creazione di un network dei 100 comuni lucani utile a sensibilizzare le comunità sulle azioni da mettere in campo per attenuare gli effetti e rispondere in maniera sinergica e adeguata ai rischi derivanti da calamità naturali.
La visita in Basilicata di Margareta Wahlstrom, alto commissario Onu e responsabile dell’ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio di catastrofi, è di enorme rilevanza in quanto la nostra regione e il decalogo stilato per garantire la resilienza di una città, diventeranno parte integrante di una world map che sarà realizzata a marzo in Giappone in occasione di una conferenza mondiale. Il nostro territorio, dunque, diventa al tempo stesso un caso di studio e un contributo tangibile per il resto del pianeta. Nel corso di una conferenza stampa presso la sala consiliare della Provincia, a cui hanno preso parte il presidente della Provincia Nicola Valluzzi e Margareta Wahlstrom, è stato illustrato il cammino compiuto dall’ente dal 2004 a oggi.
«La presenza di Wahlstrom in Basilicata è un evento eccezionale – spiega Valluzzi – tuttavia non è il punto di arrivo ma è l’anello intermedio di un lungo lavoro. Nel 2004, infatti, è stato approvato il modello di piano di Protezione civile che ha avviato un’intensa interlocuzione con le 100 comunità locali. Nel 2010, in collaborazione con l’Università di Basilicata e il Cnr, è nato un programma di valutazione del rischio idrogeologico della viabilità. Ne è derivato un cospicuo intervento di finanziamento su 63 strade provinciali ancora da realizzarsi a causa della morsa del patto di stabilità. Grazie al Progetto Vie Blu si è attivato – continua Valluzzi – un lavoro durato circa sette anni che ha visto numerose unità locali impegnate a lavorare nella manutenzione dei bacini fluviali. Nel 2013, inoltre, è stato approvato il piano strutturale utile a valorizzare le vocazioni e caratteristiche dei territori: un punto nodale per gli strumenti di pianificazione comunale. A ciò si aggiunge l’operazione finanziata dalla Regione Basilicata per il potenziamento della sicurezza nelle scuole: scuole ecologiche in scuole sicure. Alla costruzione di nuove scuole si è affiancato l’adeguamento sismico di quelle già esistenti».
Una pregevole azione di concerto che ha posto le basi per la costituzione di una nuova coscienza collettiva. «Bisogna continuare a tenere viva la relazione tra i 100 comuni che sottoscriveranno formalmente il loro atto di impegno -conclude Valluzzi – ma le istituzioni da sole non sono in grado di attuare gli strumenti di pianificazione urbanistica capaci di mitigare i rischi. Occorre il punto di vista universale e condiviso delle associazioni. I piani devono essere attivati dagli uomini in un’ottica che scongiuri una desertificazione annunciata delle nostre aree interne».
«La Provincia di Potenza è speciale per il modo in cui ha lavorato -sottolinea Margareta Wahlstrom – l’Onu beneficerà dell’ente lucano per capire cosa e quanto possa fare una piccola comunità. E’ importante far sapere che ci deve essere cooperazione e dialogo tra le comunità locali in un’area che ha evidenti problemi idrogeologici. La sensibilità che ha manifestato la Basilicata sul tema della resilienza non è comune».
«Le azioni messe in opera dalla Provincia di Potenza sono impressionanti -ribadisce Paola Albrito responsabile del coordinamento europeo dell’ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio catastrofi – è venuta fuori una buona capacità di gruppo e di analisi. Responsabilità, cultura e coinvolgimento attivo sono i capisaldi su cui poggia l’intero operato. Ciò rappresenta un punto di partenza per essere attivi a livello comunitario».
La firma del protocollo sulle città resilienti con i cento sindaci dei Comuni della Provincia sarà ufficializzata presso l’auditorium del conservatorio di musica “Gesualdo Da Venosa” alla presenza del capo del Dipartimento della protezione civile nazionale Franco Gabrielli.

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