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VIGGIANO – «Salario aggiuntivo per le giornate di fermata, rimborso chilometrico, vitto e alloggio dei lavoratori non residenti in Val d’Agri». Queste sono solo alcune delle condizioni raggiunte con l’accordo per l’aziende dell’indotto Eni in riferimento alla “Fermata” del Centro Oli di Viggiano. La trattativa che si è svolta nella giornata del 26 gennaio scorso nella sede di Viggiano della Confindustria di Basilicata con le aziende interessate alla manutenzione straordinaria al Centro Oli, si è «protratta – hanno riferito le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil in una nota – fino a tarda notte in considerazione del fatto che la “Fermata” partiva dal giorno 27 gennaio (ieri per chi legge ndr). «Cgil, Cisl e Uil di Potenza – spiegano nella nota i sindacalisti – unitamente alle Rsu di stabilimento hanno realizzato accordi specifici rivolti ai lavoratori dell’indotto interessati da una modifica dell’organizzazione del lavoro e della turnazione. In particolare per lavoratori dell’indotto, in alcuni casi, per la prima è stato sottoscritto un accordo aziendale che stabilisce condizioni di miglior favore sia sotto il profilo salariale che di condizioni generali». Insomma un risultato che le parti sociali valutano positivamente e che «consolida il terreno della contrattazione – evidenziano – come elemento centrale della dinamica sindacale per il miglioramento delle condizioni generali dei lavoratori dentro e fuori i luoghi di lavoro». La cosiddetta fermata del Centro Olio Val d’Agri si è avviata ieri e rientra nelle attività di manutenzione normalmente pianificate per questo tipo di impianti. «In occasione della fermata sono impiegate – si legge sul sito della compagnia petrolifera – circa 1.200 unità aggiuntive rispetto a quelle abitualmente occupate presso il Centro Olio Val d’Agri. Le nuove risorse sono 720 di cui il 47 per cento proveniente dalla Basilicata. Complessivamente il totale degli occupati lucani impegnati nella fermata raggiunge il 66% poiché ai 338 nuovi posti di lavoro si aggiungono le 472 risorse stabili utilizzate per la stessa fermata». E’ la seconda volta (la prima nel luglio 2011) che l’intero impianto si ferma dall’avvio risalente al 2001. «Nel corso dello stop – si legge sempre sul sito – sarà chiusa la produzione e il Centro Olio si arresterà, pertanto, la torcia sarà spenta per alcuni giorni. Tutti gli interventi si svolgeranno nella completa osservanza delle norme di prevenzione infortuni e sicurezza sul lavoro e sarà garantita la massima tutela dell’ambiente. La fermata è stata programmata al fine di eseguire interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria dell’impianto, anche in ottemperanza a disposizioni di normative di settore, nonché alcune attività propedeutiche all’avvio della nuova linea di trattamento gas». Le attività sono iniziate nella notte del 26 gennaio con la chiusura dei pozzi in produzione e avranno una durata di circa 22 giorni. Il completamento della fase di riavvio, infatti, è prevista per il giorno 18 febbraio prossimo.

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