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MELFI – Le tute blu di Melfi chiamate al voto per il rinnovo della rappresentanza sindacale aziendale hanno risposto con grande partecipazione. Le urne si sono chiuse, ieri alle 15, con una percentuale di 93,65 votanti sui 5.906 aventi diritto (interinali esclusi). Un dato che ha quasi sfiorato il 94 per cento delle precedenti elezioni del 2012. Lo spoglio è andato avanti fino alla tarda serata, ma secondo i dati a disposizione fino ala chiusura del giornale, la Uilm dovrebbe confermarsi primo sindacato in Sata.
La vera sorpresa di quest’anno, però, è rappresentata dalla forte crescita della Fismic, che – sempre secondo i dati a disposizione alle 22 di ieri sera – sarebbe al secondo posto, subito dopo la Uilm (con una differenza di un centinaio di voti).
Solo al terzo posto, invece, la Fim Cisl. Seguita a sua volta da Aqcf (il sindacato dei capi e dei quadri) e infine dall’Ugl.
Sono quarantotto i delegati da eleggere complessivamente.
I primi dati ufficiali sono arrivati dallo stabilimento della Magneti Marelli, dove hanno votato 276 lavoratori, con una percentuale del 93,7 per cento. Primo sindacato, anche qui, la Uilm Uil (63 per cento dei voti) che ha conquistato 2 Rsa. La Fismic, con il 31 per cento, ha eletto un rappresentante, mentre la Fim ha portato a casa solo il 6 per cento delle preferenze, perdendo le 2 Rsa.
Anche in questo caso, quindi si registra la retrocessione della Fim, e la forte avanzata della Fismic, sindacato molto vicino alle posizioni aziendaliste. Questo il commento del segretario generale Fismic Roberto Di Maulo ai primi dati: «Il gran numero, quasi plebiscitario, di lavoratori che partecipa alle elezioni dimostra con assoluta certezza l’adesione dei lavoratori al modello Fismic».
«La conferma del nostro primato nella Sata di Melfi è motivo d’orgoglio e segno che il sindacato responsabile lavora per la rinascita del Paese e del Mezzogiorno in particolare». Ha aggiunto Rocco Palombella, segretario generale della Uilm. «Quanto è accaduto stasera dimostra che un’azienda seria ed un sindacato responsabile agiscono per la rinascita del Mezzogiorno investendo sull’industria manufatturiera. Grazie ai lavoratori che ci hanno votato e a quel vitale gruppo dirigente della Uilm lucana che ha offerto prova di forza e maturità».

 

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