Legge bavaglio, oggi il via libera alla Camera Renzi riesce dove Berlusconi aveva fallito

COME previsto si allarga lo scandalo dei test sulle emissioni automobilistiche taroccate: la Volkswagen chiede scusa e ammette di aver “truccato” 11 milioni di vetture, la cancelliera Merkel è accusata di non essere intervenuta pur sapendo, il numero uno della casa di Wolfsburg prepara le valigie e al suo posto dopodomani potrebbe insediarsi il manager di Porsche; il tutto mentre in Europa proseguono i controlli e sono a rischio anche i veicoli in Italia, si pensa a maxirisarcimenti e le Borse risentono dell’onda lunga dello scandalo (Milano perde il 3,3%).
Le foto delle prima pagine dei quotidiani si dividono tra Papa Bergoglio con la famiglia Obama negli Usa (Corriere della Sera e Stampa) e la lunga marcia della speranza dei migranti verso l’Europa (Repubblica) con l’Ue che trova a maggioranza l’intesa sulle quote ma l’Est continua a rifiutare di accogliere. La politica – con il graduale disgelo all’interno del Pd dopo la direzione dell’altroieri – sparisce dai titoli ma si fa largo il caso intercettazioni: via libera alla legge bavaglio. Ciò che non era riuscito a Berlusconi riesce a Renzi – scrive Liana Milella su Repubblica -, oggi la Camera darà il via libera al testo che impone meno telefonate nelle carte dei giudici e di conseguenza sui giornali. Il caso diventa naturalmente politico, con il Movimento 5 Stelle che accusa il Pd di “difendere la casta”. 
Proprio a proposito di intercettazioni, Avvenire apre sul caso di Carolina Girasole, ex sindaco antimafia di Isola Capo Rizzuto (Crotone) accusata di voto di scambio nelle elezioni 2008 e arrestata nel dicembre 2013: ieri è stata assolta per non aver commesso il fatto, e il castello accusatorio è in parte crollato proprio a causa di conversazioni telefoniche trascritte erroneamente.
Infine segnaliamo altre due aperture che, come quella del quotidiano della Cei, si distinguono dal resto dei giornali in edicola oggi: “Fucilato sul campo” (Manifesto), con la notizia del giovane bracciante del Burkina Faso ucciso a Lucera (Foggia) dopo essere stato colpito alle spalle dal proprietario di un campo di frutta (secondo una prima ricostruzione avrebbero «rubato alcuni meloni» ma la comunità africana ribatte che «non è vero, cercavano lavoro», due fermi intanto per omicidio volontario); il Mattino invece dedica uno speciale a Giancarlo Siani a trent’anni dalla morte, ricordando l’impegno civile del giornalista. 
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