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LAVELLO – «C’è un passaggio nel corto, in cui i tre protagonisti attraversano il sito archeologico di Venosa. Lucia dice rivolgendosi a Pedro: volevi andare a Roma e te la ritrovi qui in Basilicata. Abbiamo tanto da dare e bisogna semplicemente farlo sapere». La Lucia di cui parla il regista di Lavello Nicola Bisceglia è la bellissima Laura Narciso, Miss Basilicata 2015, che, insieme a David Alvarez Garcia e a Camillo Marcello Ciorciaro, interpreta una dei tre protagonisti di “Flipo con la Basilciata”.

La storia è quella di un ragazzo spagnolo (flipo è un’intercalare tipico dei giovani spagnoli specie a Madrid) che si ritrova a Potenza per l’Erasmus. Da qui comincia un viaggio tra le pagine della Basilicata, tra le sue bellezze, i suoi racconti, la sua storia, la sua accoglienza e i suoi prodotti.

Questa sera al “Vulcano Wines” di Lavello, alle 20, e lunedì al Cinema Adriano a Roma, non solo sarà presentato il cortometraggio vincitore del “Bando alla Crisi” della Lucana film commission ma anche il progetto che vuole trasformare questo corto in una web serie, ideata in più lingue (oltre a quelle di partenza: italiano e spagnolo in collaborazione con “Comadrid”) per portare la Basilicata in tutto il mondo.

E’ un progetto filmico internazionale quello di Nicola Bisceglia, alla sua opera prima come regista: è una storia divertente, pensata anche come una sorta di pubblicità alternativa del territorio e dei prodotti di questa regione. Con Nicola parliamo del suo corto e delle evoluzioni di quest’ultimo in un’intervista per il Quotidiano del sud.

Nicola, da che punto di vista prima il corto ed ora una web serie, vuole mostrare le bellezze lucane ma anche le produzioni di questa terra?

«Volevo fare un prodotto che restituisse alla mia terra le ispirazioni che mi ha dato da sempre. L’obiettivo è far conoscere la Basilicata nel mondo. Abbiamo pensato che il territorio doveva essere raccontato sia come storie, sia come realtà culturali e produttive. E’ una pubblicità innovativa del territorio: mischiare l’humus paesaggistico, culturale e storico della nostra terra con chi decide di investire e spendersi per questa regione e ha voglia di farsi conoscere anche all’estero».

Nella storia fa ritrovare Pedro a Potenza e non, per esempio, nell’altra città universitaria lucana certamente più affascinante, Matera. Qual è la parte del capoluogo di regione in questo corto e nel prosieguo di questa web serie?

«Potenza è l’impatto iniziale ma anche il primo cambio di umore in Pedro. Nelle puntate che ho scritto successivamente ho inserito più passaggi sul capoluogo lucano. Dobbiamo anche cambiare un po’ gli occhi con i quali vediamo questa città. Secondo me è un retaggio che ci portiamo dietro, c’è un pregiudizio. Ci sono delle realtà culturali e fermenti a Potenza che vanno valorizzati. Il proseguimento del percorso poi è legato all’Università quindi ho pensato anche di valorizzare delle eccellenze dell’Ateneo lucano».

Uscendo dalla finzione del lavoro: ma cosa ci viene a fare uno studente straniero in Basilicata, quando magari pensa a Roma e a tutte le sue opportunità culturali e di divertimento?

«Sono convinto che si possano creare le condizioni per rendere anche accattivante questa regione da questo punto di vista. E’ una regione che ha tanto da esprimere, va aiutata a de-provincializzarsi e a riscattarsi dallo stereotipo leviano che ci portiamo dietro».
Concludiamo. Cosa è per te la Bellezza?

«La Bellezza è una pulsione che porta a definire qualcosa in base a come lo stiamo guardando. La Bellezza va coltivata».

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