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POTENZA – Fuori dagli schermi televisivi, dalla finzione e dallo sfarzo a Capodanno accadono cose altrettanto incredibili. Sono quelle fatte in sordina, senza troppi clamori e che trasformano realmente la città in comunità. Dopo i festeggiamenti in famiglia o con gli amici, lo spumante e gli auguri di rito, scoccata la mezzanotte per Francesco e Valentina comincia il divertimento.

Indosseranno l’abito delle grandi occasioni, le pettoline che usano durante le giornate delle collette alimentari e, insieme ad altri volontari di Magazzini sociali, si daranno appuntamento nelle sale interne alla parrocchia di Santa Maria delle sorelle vincenziane. Da lì partiranno alla volta dei ristoranti della città che hanno dato la propria disponibilità a consegnare all’associazione le eccedenze alimentari avanzate dal cenone di Capodanno – 4 al momento, ma le porte sono sempre aperte –  per darle alle famiglie che altrimenti non avrebbero avuto nulla da mettere a tavola il giorno della festa. Sono circa una sessantina, rintracciate attraverso enti caritatevoli o  direttamente dagli elenchi di Magazzini sociali che da un anno si occupa di collette alimentari tutti i giorni tramite un software, unico in Italia, che permette al donatore di avere tracciabilità del proprio dono. Finora si sono dedicati alle classiche collette di alimenti e di iniziative specifiche, come quella della raccolta del pane con i forni della città con la quale hanno servito 1.400 famiglie. Adesso l’esperimento della raccolta del cibo in eccesso, cucinato ma non servito nei ristoranti, i così detti avanzi. Duplice lo scopo: da un lato ridurre gli sprechi alimentari dall’altro essere di supporto a chi è meno fortunato in momenti in cui sentirsi ai margini è più facile. Primo, secondo, antipasto, lenticchie e cotechino. Il tutto, sistemato nei contenitori da ristorazione usa e getta, verrà ritirato con l’apposito furgoncino “Magazzini sociali” per poi essere separato per porzioni la mattina del primo gennaio alle 8 in punto nella parrocchia di Santa Maria e consegnato alle famiglie, che sono variegate: coppie di anziani soli, con bambini. «E’ il più bel Capodanno della mia vita – commenta Valentina Loponte, volontaria e vicepresidente dell’associazione – sarebbe bello se la rete si allargasse e nei prossimi anni avessimo la collaborazione di altre associazioni e altri ristoratori. Chissà che un giorno potremmo offrire questo servizio a chiunque ne abbia bisogno». Quella di magazzini sociali non è l’unica iniziativa di solidarietà in programma a Potenza la notte di San Silvestro. Nella parrocchia di Sant’Anna un gruppo di amici, in collaborazione con Le Rose di Atacama e Opti Pobà, hanno organizzato un Capodanno multiculturale con i migranti: cucineranno insieme piatti tipici lucani e dei loro paesi di provenienza, ceneranno e dopo la mezzanotte si ballerà.

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