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Il dossier di Legambiente sul monitoraggio delle attività nelle amministrazioni per la mitigazione dei danni: solo 25 Comuni su 131 forniscono dati al questionario, pochissimi quelli che fanno informazione e sensibilizzazione per i cittadini. L’associazione lucana: “Urgente avviare una seria politica di mitigazione del rischio”

ROMA – Su 131 Comuni lucani il 100% è esposto a rischio. 60 Comuni ovvero 45,8% del totale sono a rischi frana, 2 ovvero l’1,5% a rischio idraulico e 69 (52,7%) a pericolosità frana e idraulica. E’ quanto emerge del dossier Ecosistema Rischio 2016, l’indagine sulle attività nelle amministrazioni comunali per la mitigazione del rischio idrogeologico, realizzata sulla base delle risposte fornite dalle amministrazioni locali al questionario inviato ai Comuni in cui sono state perimetrale aree a rischio idrogeologico (i dati si riferiscono quindi ai 1.444 Comuni che hanno risposto al questionario di Legambiente). Tra le amministrazioni comunali intervistate della Basilicata, sono 26 quelle che hanno risposto al questionario di Ecosistema rischio (circa il 21% dei comuni a rischio della regione). Il capoluogo lucano si distingue però in positivo, in una generalizzata disattenzione al fenomeno degli stessi enti locali: tra le città capoluogo, spiega Legambiente, «solo 12 hanno risposto al questionario di Ecosistema rischio: Roma, Ancona, Cagliari, Napoli, Aosta, Bologna, Perugia, Potenza, Palermo, Genova, Catanzaro e Trento». In foto: una delle tabelle che corredano il dossier dell’associazione ambientalista.
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