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Galasso (Uil) e Laguardia (Cgil): la riforma è un pasticcio, 28enni di ruolo e 50enni vincitori di tre concorsi ma senza lavoro

POTENZA – La quarta commissione permanente del Consiglio regionale della Basilicata ha ascoltato ieri i rappresentanti di Cgil e Uil, Paolo Laguardia e Vitina Galasso, in relazione «allo stato di attuazione del provvedimento del governo sulla ‘Buona scuola’».

«L’anno scolastico sta iniziando nel peggiore dei modi possibili – ha detto Laguardia, secondo quanto reso noto dall’ufficio stampa dell’assemblea – con diritti calpestati, algoritmi sbagliati, esodati e precari che non riescono a rientrare nella scuola. La legge 107 è un pasticcio che sta generando confusione. Oggi in Basilicata abbiamo fra i 500 e i 600 docenti trasferiti fuori regione, di cui solo un terzo riuscirà probabilmente a rientrare a causa di un meccanismo farraginoso».

Nei giorni scorsi anche in Basilicata è scattato il ricorso collettivo Codacons sul cosiddetto «concorsone docenti».

Secondo Galasso, «la legge 107 ha permesso tante immissioni in ruolo, ma ha generato anche contraddizioni, permettendo a persone di 28 anni di entrare nella scuola, mentre persone di 50 anni che hanno superato tre concorsi probabilmente quest’anno non lavoreranno».

Didascalia foto:
Da sinistra Galasso (Uil), il presidente della Commissione (Bradascio) e Laguardia (Cgil)

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