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Rocco Leone, Vito Bardi ed Ernesto Esposito

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POTENZA – La giunta di via Verrastro si prepara a rinviare dal 14 al 24 settembre l’inizio dell’anno scolastico in Basilicata. Mentre i focolai vacanzieri, Sardegna in primis, spingono da 61 a 65 il numero dei pazienti covid 19 in regione (residenti e non) . Con l’aggiunta di due familiari di altrettanti positivi scoperti nei giorni scorsi: uno a Potenza e uno a Matera. Più una donna di origini straniere rientrata ad Avigliano, e altre due vacanziere di ritorno a Potenza e Rionero.

Aumenta anche sul fronte lucano dell’emergenza sanitaria la tensione per l’approssimarsi della prima campanella negli istituti scolastici. In concomitanza con l’insorgere di una serie di focolai, in famiglia e sul posto di lavoro, alimentati dai ritorni dalle più rinomate località turistiche.

A mitigare i dati ieri è stata registrata la guarigione di uno dei due pazienti in isolamento domiciliare a Calvello. Al Madonna delle Grazie, però, è passato dal reparto di malattie infettive alla terapia intensiva il 26enne di Ginosa ricoveratosi sabato scorso. Un decorso insolito per l’età, che i sanitari tendono a ricondurre ai problemi di peso dell’uomo. A riprova che il virus resta pericoloso anche se dei 65 positivi tuttora presenti in regione soltanto 2 abbiano sintomi particolarmente gravi.

La tensione è esplosa a livello politico dove si è innestata alla polemica che da mesi si trascina all’interno della giunta regionale tra l’assessore alle attività produttive Franco Cupparo, e l’assessore alle Infrastrutture Donatella Merra.

Cupparo ha voluto sconfessare, in particolare, la proposta della collega assessora di far ripartire le lezioni un 50% di didattica a distanza anche per agevolare il trasporto in sicurezza degli studenti in classe.

«La Regione non deve sostituirsi all’Ufficio Scolastico Regionale e agli istituti scolastici nell’organizzazione della didattica per il nuovo anno scolastico». Ha dichiarato Cupparo. «E’ nostro compito, piuttosto, adoperarci per risolvere tutte le problematiche esistenti in queste settimane che precedono la riapertura delle scuole e perseguire l’obiettivo che il documento della Conferenza delle Regioni indica con chiarezza che è quello di favorire, pur nelle condizioni di massima sicurezza per studenti e personale, le lezioni in aula. Solo se non ci saranno le condizioni è pensabile il ricorso alla didattica digitale integrata».

«Credo che la collega Merra debba concentrarsi sui servizi di trasporto e quindi rispettare l’autonomia scolastica in merito alla didattica senza invaderne il campo perché né l’istituzione e né la politica possono avere compiti diversi». Ha aggiunto Cupparo. «Condivido in proposito le valutazioni della dirigente dell’Usr Basilicata che nel difendere il Piano Scuola adottato dal Ministrero, sostiene legittimamente che “le scuole hanno definito autonomamente la propria organizzazione didattica, tenendo conto del contesto di riferimento».

In serata, quindi, è arrivata la comunicazione dalla Regione dell’avvio dell’«iter di consultazione (…) al fine di valutare la proposta di modifica del calendario scolastico 2020/2021, relativamente alla data di inizio (24 settembre 2020) e fine (11 giugno 2021) dell’attività scolastica».

«Detta proposta si è resa necessaria per consentire tempi maggiori per l’organizzazione complessiva al fine di assicurare la riapertura delle scuole in sicurezza».

«Solo alla fine della consultazione, con la piena condivisione delle organizzazioni sindacali e di tutti i soggetti componenti il tavolo interistituzionale, si provvederà ad approvare la deliberazione di giunta che modifica il calendario scolastico».

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