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Sono 75 contro 37. Dal bollettino risulta poi un netto calo di giorni a contagi 0 (5 contro 16). Paura per un focolaio a Potenza dopo una partita di calcetto

PIÙ contagi adesso che durante il lockdown: dai dati ufficiali del bollettino regionale risulta che ad agosto in Basilicata è stato registrato esattamente il doppio dei casi di maggio (75 contro 37), ultimo mese di emergenza pandemia prima della “riapertura” datata 3 giugno.

E ancora: a maggio ben 16 giorni a contagi 0 mentre ad agosto appena 5, ovvero un terzo. Il tutto a fronte di un numero di tamponi ben più cospicuo a maggio che ad agosto (16.614 contro 8.018, totale da cui mancano gli ultimi tre giorni del mese: in ogni caso, esattamente la metà).

Bisogna premettere che le cifre della task force riguardano solo i lucani residenti in Basilicata, ma la lettura comparata di questi due mesi simbolo – la fine della prima ondata da un lato, il periodo clou delle vacanze estive dall’altro – fornisce più di una indicazione su quello che potrebbe accadere nelle prossime settimane, tra scuole e uffici che ripartono, fabbriche a pieno regime e trasporti pubblici incrementati, al netto delle norme sul distanziamento.

Analizzando i numeri si può notare che su quelli di maggio influiscono i tre focolai di Tricarico, Irsina e Grassano (soltanto nella seconda metà di luglio ci saranno le polemiche sui migranti trasferiti all’ospedale militare del Celio a Roma), mentre nel mese che sta per chiudersi – domani la task force comunicherà l’esito dei tamponi di sabato e domenica – si sono susseguiti i casi di rientri dall’estero, sia riferiti a lucani in vacanza che a persone di nazionalità estera. E qui veniamo agli ultimi casi, da collegare ai focolai “vacanzieri” pugliese e sardo.

PAURA A POTENZA

Un ventiseienne potentino di ritorno da una vacanza in Sardegna, infatti, è risultato positivo al Covid-19: salgono così a tre i cittadini del capoluogo che hanno contratto il virus. Dopo il ragazzo, residente a Roma, e ora in isolamento domiciliare nell’abitazione della famiglia si è appreso che il secondo contagio riguarda proprio un parente.

Ma a preoccupare ora c’è il tampone positivo di un ventiseienne che dopo una vacanza in Sardegna è rientrato in città e prima del tampone a cui è stato sottoposto – il giovane ha la febbre – ha giocato a calcetto con 9 amici. Ora bisognerà anche risalire non solo ai contatti che il 26enne ha avuto in occasione della partita di calcetto ma anche ad altri incontri che avrebbe potuto avere con altre persone.

In tutto questo bisogna considerare che i nove compagni di gioco a loro volta potrebbero avere avuto contatti oltre che con i propri familiari anche con altre persone. Insomma questo terzo contagio, dato per certo da persone ben informate ma non inserito nel bollettino della task force regionale di ieri perché la positività sarebbe stata accertata nel pomeriggio di ieri, potrebbe avere innescato un focolaio.

I cinque casi positivi comunicati ieri dalla task force (processati 692 tamponi) includevano anche i 3 segnalati dal Quotidiano (i 2 di Potenza, ovvero il 26enne della partita di calcetto e un 30enne, e 1 di Avigliano): si aggiungono una persona residente e isolata a Policoro e un’altra residente e isolata in Puglia diagnosticata e in Basilicata.

Rientra, infine, il falso allarme al San Carlo su una paziente risultata positiva – su 3 processamenti – a una proteina non specifica, relativa genericamente alla famiglia dei Coronavirus. Da un test specifico è risultata la negatività al Covid-19.

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