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POTENZA – Sono 18 i centri lucani dove oggi non è suonata la campanella per gli allievi di scuole medie ed elementari. In diretta opposizione a quanto deciso a livello nazionale, dove dall’inizio di novembre si è disposta la didattica a distanza obbligatoria soltanto per le scuole superiori, ma anche a livello regionale, all’indomani della decisione del governatore Vito Bardi di consentire la riapertura delle scuole per i più piccoli a partire da questa mattina (LEGGI).

Dopo le prime ordinanze emesse nel pomeriggio di lunedì dai sindaci di Montalbano e Tursi, che hanno disposto il prosieguo con la didattica a distanza fino al ritorno dalle ferie natalizie, il 7 gennaio, sono state diverse le amministrazioni ad accodarsi. Inclusa quella del terzo comune lucano per grandezza, Policoro, dove una nota diffusa dal municipio ha citato persino un «parere favorevole» alla decisione del sindaco Enrico Mascia di estendere il divieto di didattica in presenza, «espresso dal direttore del servizio Igiene e epidemiologica e sanità pubblica dell’Azienda sanitaria di Matera». In evidente contrasto coi toni rassicuranti assunti, sempre ieri, dai vertici della Regione.

Oltre a questi tre comuni dovrebbero riaprire le porte delle scuole non prima del 7 gennaio anche i comuni di Barile, Maschito e Rionero, in provincia di Potenza. Più l’ex zona rossa di Genzano, dove la sindaca Viviana Cervellino ha parlato di una scelta che tiene in considerazione «innanzitutto l’aspetto sanitario e di igiene pubblica». In provincia di Matera, invece, si sono orientati in questo modo le amministrazioni di Bernalda, Ferrandina, Nova Siri, Stigliano e Valsinni.

Situazione leggermente diversa a Melfi, quarto comune lucano per popolazione, dove entro sabato si conta di ultimare i test di massa sulla popolazione scolastica avviati nei giorni scorsi. Per questo il sindaco Livio Valvano ha disposto un rinvio “breve” della riapertura degli istituti a lunedì 14. Rinvio “breve”, ma per motivazioni in parte differenti, anche a Muro Lucano e a San Costantino Albanese, in provincia di Potenza, e a Miglionico in provincia di Matera.

A Pisticci, infine, il rientro in classe è stato posticipato soltanto di 24 ore per concludere il test di massa sul personale scolastico. Mentre ad Anzi i tempi sono incerti, dal momento che il rinvio è dovuto al crollo del soffitto di una classe dell’istituto comprensivo.

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