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Alunni in una scuola

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POTENZA – Le scuole lucane si preparano al rientro: da ieri mattina e per tutta la giornata di oggi test rapidi ad alunni ed operatori scolastici dell’Istituto Comprensivo «G. Pascoli» di Tito. Test antigenici rapidi a tutti gli alunni ed operatori scolastici dell’Istituto Comprensivo «G. Pascoli» di Tito, in vista della ripresa dell’attività didattica in presenza prevista per domani. L’iniziativa, promossa dall’amministrazione comunale di Tito, d’intesa con l’Asp Basilicata – Ufficio Igiene Territoriale, fa parte del protocollo «Scuole in Sicurezza» sviluppato dal Comune di Tito e consiste nell’effettuazione di test rapidi con frequenza quindicinale a tutti gli operatori scolastici; l’esecuzione di test rapidi immediati a tutti gli alunni di classi sottoposte a obbligo di quarantena ed eventualmente ai loro familiari stretti se frequentanti altre classi scolastiche; agli alunni in quarantena a causa di contatti stretti con familiari risultati positivi al Covid.

La campagna di screening, che segue quella effettuata al rientro dalle festività natalizie, si svolge presso la sala «Don Domenico Scavone» in Via Sant’Anna, allestita permanentemente per tale funzione, ed interesserà circa 1000 soggetti che volontariamente potranno sottoporsi a test antigenico rapido somministrato dal personale infermieristico incaricato dalla cooperativa «Insieme», convenzionata con il Comune di Tito.

L’iniziativa, che conferma la centralità della scuola nella programmazione amministrativa, è volta a consentire la continuità didattica e la ripresa delle attività in presenza con maggiori condizioni di sicurezza per gli alunni e per gli operatori scolastici ed è il frutto di un protocollo di azioni cicliche su specifici target della popolazione scolastica che, con la collaborazione dell’intera comunità scolastica, sarà portato avanti fino alla conclusione dell’anno.

Anche a Brindisi Montagna per garantire un rientro a scuola in sicurezza per oggi pomeriggio è stata organizzata una giornata di screening con tamponi antigenici rapidi per tutta la popolazione scolastica. «Noi – dice il sindaco Gerardo Larocca – abbiamo fatto il nostro, sta a voi prenotare il tampone, la prevenzione è fondamentale».

La mappa dei divieti per il mese di aprile; dopo la pausa pasquale la Basilicata torna in arancione

I NUMERI In Basilicata sono 17 i nuovi casi di positivi al Sars Cov-2 (16 sono residenti) su un totale di 368 tamponi molecolari indice positività 4,61%) e sono 2 i decessi. Lo rende noto la task force regionale con il consueto bollettino riferito alle ultime 24 ore. Le persone decedute sono cittadini di Anzi e Genzano di Lucania. I lucani guariti o negativizzati sono 120. Aggiornando i dati complessivi, i lucani attualmente positivi scendono a 4.667 (-106), di cui 4.484 in isolamento domiciliare. Sono 14.413 le persone residenti in Basilicata guarite dall’inizio dell’emergenza sanitaria e 440 quelle decedute.

In calo i ricoverati nelle strutture ospedaliere lucane, sono 183 (-2): al San Carlo di Potenza 35 nel reparto di malattie infettive, 33 in pneumologia, 10 in medicina d’urgenza, 4 in terapia intensiva e 15 in medicina interna Covid; all’ospedale Madonna delle Grazie di Matera 33 nel reparto di malattie infettive, 19 in pneumologia, 26 in medicina interna Covid e 8 in terapia intensiva. Invariato il numero dei posti letto occupati in terapia intensiva (12). Dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono stati analizzati 287.040 tamponi molecolari, di cui 264.483 sono risultati negativi, e sono state testate 170.777 persone.

REGOLE E DIVIETI Dopo la zona rossa disposta per il week end lungo di Pasqua, l’Italia torna ad essere divisa tra il rosso e l’arancione. E in attesa del prossime monitoraggio e dell’eventuale verifica a metà aprile, che valuterà la possibilità che le zone dove la diffusione del virus è più contenuta possano tornare in giallo, ecco le misure previste nelle prossime ore a seconda dei territori.
La Basilicata torna in aranzione con Veneto, Marche, provincia di Trento, Lazio, Abruzzo, Liguria, Sicilia, Molise, Sardegna, Umbria e provincia autonoma di Bolzano.

Le visite, sempre una sola volta al giorno e sempre in non più di due persone, sono consentite in zona arancione, all’interno del Comune di residenza. Sono vietati gli spostamenti al di fuori del proprio Comune. Per quei territori con meno di 5mila abitanti è consentito spostarsi entro i 30 km dal confine del proprio Comune, con il divieto però di recarsi verso i capoluoghi di Provincia. Scuole in presenza fino alla prima media. Saranno in classe anche gli alunni fino alla terza media e quelli delle superiori, ma al 50%. Tutti i negozi sono aperti, compresi parrucchieri, barbieri e centri estetici, mentre i centri commerciali restano chiusi nel fine settimana.

In tutta Italia è vietato uscire di casa dalle 22 alle 5. Il divieto non vale in caso di lavoro, salute o necessità. Bar e ristoranti restano chiusi: possibile solo l’asporto, fino alle 18, e la consegna a domicilio, fino alle 22 e solo per i ristoranti (in caso di ripristino delle zone gialle, bar e ristoranti potrebbero riaprire a pranzo). I presidenti di Regione, a differenza di quanto è stato fino ad oggi, non potranno emanare ordinanze più restrittive per chiudere le scuole.
Restano vietati gli spostamenti tra le Regioni, a meno che non si abbia una seconda casa. La mobilità è consentita solo per motivi di lavoro, salute e necessità.
Sarà possibile raggiungere le seconde case, anche in zona rossa, a patto che non ci siano restrizioni regionali.

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