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La refurtiva

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MATERA – Un uomo di 28 anni di Cerignola, Michele Clemente, è stato arrestato ieri dai Carabinieri di Matera su ordine della Procura della Repubblica con l’accusa di furto di materiale didattico. Viene considerato il responsabile di almeno 13 furti nelle province di Matera, Potenza, Bari, Taranto, Foggia e Teramo che sono avvenuti a partire dal settembre del 2017. Più uno all’Università del Salento a Lecce di cui sono stati rinvenuti i computer. L’uomo ha agito in beata solitudine.

«Si trattava di un abitudinario, ha avuto cura di cambiare i veicoli che adoperava per ben tre volte per non essere riconosciuto. Per il resto nelle intercettazioni che abbiamo raccolto non usava espressioni equivoche o messaggi particolari ma è stato sempre molto esplicito» ha spiegato il procuratore capo Pietro Argentino che ha tenuto ieri mattina una conferenza stampa insieme al pubblico ministero Rosanna De Fraia e ai Carabinieri che hanno guidato le indagini. Con regolarità l’uomo all’interno di un furgone ogni volta diverso nel quale poteva rimanere anche a lungo effettuava un sopralluogo alla scuola e in attesa di agire rimaneva vicino alla scuola. Nel cuore della notte con l’utilizzo di appositi arnesi entrava a scuola e dopo aver individuato il materiale da rubare lo trasportava verso il furgone. Una volta completata la sua azione rimaneva dentro al furgone sin dal mattino per fare rientro a casa, a Cerignola solo la mattina successiva.

«La mamma gli raccomandava di stare attento, gli preparava, il pranzo, gli dava la sveglia per la notte. Lo accudiva al meglio da buon figlio unico, consapevole di cosa andava a fare nel corso della notte» hanno raccontato gli inquirenti. All’uomo vengono viene addebitato il furto di 520 computer per un valore di 500.000 euro. «La vendita di solito fruttava un prezzo a computer tra i 50 e gli 80 euro» hanno raccontato i Carabinieri con il Comandante provinciale Sighinolfi, «per un apparecchio che costava alle scuole e quindi allo Stato circa 1000 euro».

Nel passaggio ai vari ricettatori il computer acquistava valore per essere poi venduto come strumento usato intorno ai 3-400 euro. Nel corso delle indagini sono stati recuperati 17 notebook per un valore di circa 15.000 euro ed altri 40 poi sono stati trovati in possesso di ricettatori. Tra costoro un uomo di 56 anni Michele Cinquepalmi di Cerignola è stato arrestato dai Carabinieri mentre altri cinque giovani, minori di età sono stati denunciati a piede libero. «Stiamo verificando la possibilità che ricada il reato di ricettazione della ricettazione che pure è previsto anche perché in questo caso i computer venivano acquistati da un uomo, l’altro arrestato, che di professione fa il ragioniere in un’azienda ortofrutticola».

Nel corso della mattinata di ieri i Carabinieri hanno provveduto ad arrestare i due uomini, l’autore materiale dei furti e il ricettatore più anziano e poi a verificare perseguire anche le abitazioni di altri indagati a Polignano a Mare e Lavello. «Le indagini sono iniziate grazie ad una telecamera di una stazione Fal a ridosso di uno dei luoghi dei furti» ha spiegato il tenente Giacomobello, «lì con una lunga e paziente attività investigativa siamo risaliti prima al mezzo utilizzato e poi confrontando gli orari e guardando tutti gli ingressi in città all’uomo che già aveva precedenti specifici per questo tipo di reati. Un lavoro molto lungo e paziente che non è stato assolutamente semplice». Infine c’è da segnalare che gli istituti scolastici colpiti dai furti avevano tutti beneficiato dei finanziamenti Pon per l’acquisto di materiale informatico.

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