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«Il cartellone è pronto, con date che arrivano fino all’inverno e la versione in pdf, voluta dal sindaco, per stampare lsu carta il calendario degli eventi, sta circolando». La spiegazione dell’assessore alla Cultura, Tiziana D’Oppido, non chiarisce, però, il mistero dell’elenco delle manifestazioni previste dal Comune per l’estate a Matera. La lista c’è, ma solo sul portale “Matera Welcome” (lanciato sempre solo su facebook dal sindaco, in occasione del G20, ndr.).

A nessun commerciante, titolare di attività ricettive, edicolante, barista è ancora arrivata la tradizionale brochure che di solito fa bella mostra di sè, a disposizione dei turisti che arrivano a destinazione. Un ritardo che fa rumore se si pensa che, alla vigilia di agosto, chi visita la città dovrebbe già avere risposta alle tre domande fondamentali del turista: cosa fare, dove andare e cosa vedere.
«In queste ore sto cercando di sbloccare – aggiunge l’assessore D’Oppido – e di far installare totem informativi in città».


Il tema del bando degli eventi e dei relativi cartelloni, negli anni, ha unito in un imbarazzante filo rosso, amministrazioni di diversa provenienza politica, tutte capaci di non promuovere in tempo utile iniziative e attività che necessitano della presenza del pubblico e di una adeguata campagna di informazione. Se a questo si aggiunge che, secondo una tendenza radicata da tempo, si crede che i social rappresentino l’unico contatto con la comunità e i visitatori, il danno è fatto.


«Tra maggio e giugno ho concluso l’iter che compete al settore cultura – chiarisce l’assessore – poi il resto dipende dalle lungaggini amministrative degli uffici». Ma c’è dell’altro: «Nel cartellone che abbiamo realizzato – aggiunge Tiziana D’Oppido, descrivendo una ulteriore opportunità a cui mai nessuno ha potuto accedere – c’è un qr code che consente di consultare l’intero calendario, composto da moltissime iniziative. Il ritardo non è politico ma amministrativo-digitale». Matera, nel frattempo, accoglie a flusso continuo turisti da tutto il mondo a cui non resta che sperare.

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