X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

Un uomo di Ferrandina è stato denunciato dai carabinieri per lesioni gravissime. La solidarietà della Federazione dei Medici di Medicina Generale della Basilicata (Fimmg)

FERRANDINA (MT) – Dopo essersi rifiutato di rilasciare un certificato necessario per il rinnovo della patente di guida, in cui avrebbe dovuto omettere l’esistenza di alcune patologie del suo paziente, a Ferrandina (Matera), un medico di famiglia, Dino Trentadue, è stato aggredito e picchiato dall’uomo. Quest’ultimo è stato denunciato dai Carabinieri con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni gravissime. L’episodio, avvenuto la sera di venerdì scorso, 1 settembre, è stato reso noto oggi dal segretario provinciale di Matera della Federazione dei medici di medicina generale, Michele Campanaro.

La Federazione dei Medici di Medicina Generale della Basilicata «esprime tutta la propria solidarietà al collega Dino Trentadue che ha subìto una gravissima aggressione da parte di un suo assistito». E’ quanto si legge nella nota diffusa a firma del segretario provinciale Fimmg Matera, Michele Campanaro. 

«Il paziente – spiega la nota – richiedeva che il medico redigesse una certificazione per il rinnovo della patente di guida pretendendo che il professionista omettesse l’esistenza di alcune patologie che avrebbero potuto comprometterne il rinnovo. Il collega, in maniera bonaria – riferisce ancora Campanaro – gli faceva presente che non poteva redigere un certificato attestante il falso e suggeriva al paziente di scegliere un altro medico curante, essendo venuto meno il rapporto di fiducia tra medico e paziente. A questo punto il paziente aggrediva prima verbalmente e poi fisicamente il medico provocandogli gravi lesioni e la frattura del femore. Il collega attualmente è ricoverato in Ospedale in attesa di intervento chirurgico. Va sottolineato – prosegue la nota della Fimmg Matera – che la certificazione corretta di quanto direttamente constatato o a conoscenza del medico è un atto che, oltre a costituire un obbligo deontologico, si pone anche a tutela della sicurezza di tutti i cittadini. Alle aggressioni che vedono vittime i colleghi di Guardia Medica (privati della minima indennità relativa a tale rischio per le ‘osservazioni’ della Corte dei Conti e i successivi provvedimenti ‘cautelativi’ della Regione) si aggiungono ora – evidenzia la Fimmg Matera – anche le aggressioni verso i medici di famiglia, una categoria di professionisti che si credeva tutelata dal ‘rapporto di fiducia’ medico/paziente. Crediamo – conclude il segretario provinciale Fimmg Matera, Michele Campanaro – che tale episodio sia sintomatico della scarsa considerazione e rispetto verso la professione medica ormai schiacciata tra burocrazia e malcostume».

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE