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Le transenne in Viale Rimembranza

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Le transenne che delimitano una zona, un edificio, una strada che avvisano di un pericolo, già di per sé creano uno stato di preoccupazione, ma ancor di più quando a problemi specifici vengono lasciate per molto tempo, dando l’impressione di uno stato di abbandono. Questi sono i sentimenti che provano gli abitanti del quartiere di viale Rimembranza che nonostante siano passati mesi dall’ordinanza di sgombero per un pericolo imminente per le proprie abitazioni, si vedono ancora transennata l’area e temono di cadere vittime di lungaggini burocratiche per l’accertamento di chi ne fosse la responsabilità.

Lo scorso 31 luglio, da una probabile perdita della rete idrica, una voragine provocò delle crepe nei muri delle abitazioni, tanto che indussero il sindaco Filippo Luberto, ed anche in seguito a sopralluogo dei Vigili del Fuoco di Matera, ad emettere ordinanza di sgombero per tre famiglie. Da quella data è partita per gli abitanti della zona il cammino epistolare sia con Acquedotto Lucano che con l’ufficio tecnico comunale, fino a raggiungere il Prefetto di Matera affinchè un suo intervento potesse accelerare il processo di accertamento di responsabilità e risoluzione del problema.

“Tali barriere” hanno spiegato gli abitanti della zona ”dovrebbero fungere da delimitazione della zona ritenuta pericolosa. Le stesse sono un pericolo per gli utenti della strada e dei residenti, in quanto, in condizioni climatiche avverse con molto vento, puntualmente si ribaltano creando un vero pericolo. Inoltre nelle ore notturne sono poco visibili per l’assenza di segnali luminosi, ed infine i nastri di delimitazione ormai sono inesistenti perchè si sono disintegrati col passare dei mesi.

Se dall’unico verbale di sopralluogo degli Enti competenti è stato asserito che la zona è stata posta in sicurezza, perchè ci sono ancora delle transenne di delimitazione? Inoltre non c’è un cartello che indichi un pericolo, pertanto non si capisce l’esistenza della delimitazione con le transenne. E’ stata richiesta più volte la documentazione probante l’effettivo riempimento della voragine con calcestruzzo ma nessuna risposta.

E’ stato richiesto quali interventi sono stati realizzati o dovranno essere realizzati per attenzionare e monitorare la zona, nessuna risposta. Non si capisce quali strumentazioni vengono utilizzate per attenzionare la zona, nel 2021 si utilizza ancora come strumento di monitoraggio l’occhio umano. Intanto il manto stradale interessato, purtroppo continua a cedere a vista d’occhio, pregiudicando sempre più la sicurezza e la salute sia dei residenti che di tutti gli utilizzatori di tale tratto di strada. Si gioca con la pazienza dei cittadini che ormai sono esausti dall’immobilismo di chi dovrebbe tutelarli”.

A questa richiesta da parte dei cittadini interessati, se ne aggiunge un’altra rispetto alle sorti dell’intero quartiere che ha visto già negli anni scorsi e nelle vicinanze di tali abitazioni altri due importanti sgomberi: l’ex Caserma dei Carabinieri sempre in viale della rimembranza chiusa e rimasta lì ferma, ed un’abitazione privata poco più sopra in via roma. Segnali evidenti che qualcosa di anomalo nel movimento del terreno c’è stato, ma spigare sia successo possono essere solamente tecnici e professionisti ognuno nel proprio ruolo di appartenenza.

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