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MATERA – Hanno sfidato anche la canicola ferragostana e le temperature proibitive pur di visitare chiese rupestri, vicoli e piazzette dei Sassi, affacci panoramici. I turisti non hanno deluso le aspettative dei materani e nel weekend di ferragosto hanno invaso la città, confermando il peso sempre più significativo della città fra le mete turistiche italiane.

Sabato e domenica hanno ulteriormente rafforzato le presenze che continuano a fare i conti con l’approccio aggressivo di alcune guide abusive che sembrano ignorare la fecente ordinanza del comandante della polizia locale contro chi infastidisce i turisti. Pur contestato, è entrato in vigore anche il divieto di circolare sulla bicicletta o su monopattino in piazza Vittorio Veneto e nelle aree pedonali. Nel fine settimana due le multe anche se, spiega il comandante Paolo Milillo la guardia è alta grazie alle pattuglie che presidiano la città anche per verificare tutti gli altri reati, come previsto dal progetto Matera estate sicura, che si concluderà il 12 settembre, che conta sulla partecipazione volontaria di circa 30 uomini e donne della Polizia locale e prevede servizi fino all’una di notte anche per la vendita di alcolici e l’occupazione di suolo pubblico.


Resta ancora da monitorare con attenzione l’area del Parco della Murgia e del ponte che lo attraversa. A quanto pare, accade spesso che di notte qualcuno si avventuri sul percorsi pedonali per raggiungerlo e percorrerlo. C’è poi da risolvere il problema della cartellonistica che vicino ad alcune delle chiese rupestri riporta “divieti di balneazione” segno di un pessimo copia e incolla nella cartellonistica. Fino a qualche giorno fa, inoltre, la palina del trasporto pubblico indicava come sospesa la corsa per il belvedere che, invece, è stata addirittura incentivata.


Buoni segnali anche nelle sale del Museo Nazionale, che comprende Palazzo Lanfranchi e il Ridola; nel fine settimana di ferragosto ha registrato complessivamente 239 ingressi di cui 113 al Museo Ridola e 126 a Palazzo Lanfranchi.
L’attenzione dei turisti per gli scrigni di collezioni di grande valore, tra cui il celebre telero di Carlo Levi “Lucania ‘61”, risente di una serie di elementi fra cui le modalità di accesso con il green pass che nel caso di turisti stranieri non sempre consente l’ingresso.


A questo va aggiunto che, confrontando l’effetto turistico del 2020, l’uscita dal lungo lockdown aveva avuto ripercussioni sulla voglia di viaggiare degli italiani che avevano risposto in modo straordinario al termine delle limitazioni, che quest’anno tornano giustamente alla luce dell’aumento dei casi e delle necessarie misure di contenimento e controllo della diffusione del virus.


Resta, comunque, il risultato positivo che già da alcuni giorni sta vivendo la città nella quale strutture ricettive e ristoranti registrano il tutto esaurito ormai da giorni.

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