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L’esplosivo e il denaro scoperti nel garage dell’operaio

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MATERA – Cosa ci fa un operaio di 22 anni, incensurato con 128 mila euro in banconote di vario taglio in casa? Il mistero principale attorno all’operazione che ha portato al sequestro di quelli che sembrano essere botti di capodanno, è legato alla cifra in contanti, in banconote di diverso taglio che il giovane teneva nel garage del condominio in cui vive a Matera sud.

Una vita senza alcun precedente penale, un lavoro da operaio e una somma non indifferente nel garage. Le domande sono molte ma le bocche sono cucite mentre il giovane, inizialmente sottoposto ai domiciliari è stato poi obbligato solo alla firma in Questura.

Lo speciale nascondiglio sarebbe stato scoperto dagli uomini della Squadra Mobile durante controlli per la ricerca di rami e esplosivi in città. Sembra che la presenza del giovane e la particolarità di quella abitazione siano entrati nel raggio d’azione dell’operazione fino alla scoperta degli esplosivi e del denaro.

L’operazione della Squadra Mobile di Matera ha portato anche allo scoperta di poco meno di 20 chilogrammi di esplosivo confezionato in 75 contenitori cilindrici, della dimensione di 70 millimetri di diametro e 50 di altezza, con perclorato di potassio e metallo, per un totale di 15 kg lordi. Un’altra confezione conteneva altri 86 manufatti contenitori cilindrici, di 30 millimetri di diametro e 70 di altezza, con la stessa sostanza, per un totale di 4,3 kg lordi.

La quantità di esplosivo tutto illegale perchè privo dei marchi di sicurezza, che è stato distrutto dagli agenti del Nucleo Interregionale Artificieri della Questura di Bari, sarebbe stato composto da una miscela particolarmente fragile che in caso di esplosione avrebbe potuto compromettere la stabilità dell’intero edificio, abitato da decine di famiglie, con comprensibili conseguenze.

E qui arriva la seconda domanda: perchè tenere in un garage con anticipo di diversi mesi, un quantitativo tale di materiale pericoloso che avrebbe potuto mettere a rischio lo stesso operaio?

Centrale resta la figura del giovane arrestato che da quanto è dato sapere non avrebbe fornito alcuna spiegazione sull’origine del denaro, che è stato sequestrato, e su quella dell’esplosivo. Tutto il materiale era ben nascosto all’interno del garage condominiale che il 28 enne. Resta da comprendere anche se nessuno finora si era mai accorto di ciò che avveniva in quei locali o di eventuali trasferimenti di materiale effettuati dal ragazzo.

Nei condomini, abitualmente, i residenti si conoscono e sono informati sulle abitudini dei vicini di casa, anche se genericamente. Il trasferimento di materiale come l’esplosivo, ad esempio, si sarebbe potuto notare così come l’uso frequente dei locali del garage condominiale.

Tutte domande che per ora restano senza risposta ma che fanno sicuramente parte di un disegno più ampio, del valore di almeno 128 mila euro.

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