X
<
>

Quello che resta del camping dopo l'incendio

Condividi:
2 minuti per la lettura

NOVA SIRI (MATERA) – Ci sono volute oltre due ore, per avere ragione delle fiamme, sprigionatesi ieri intorno alle 14, dall’interno dello storico camping “Jonio” a Nova Siri. In pochi minuti, lingue di fuoco alte almeno quanto gli eucalipti che ombreggiano la struttura, si sono propagate da e verso il lato strada, distruggendo tutto quanto incontravano nella loro scia. L’allarme è scattato immediatamente, lanciato da diversi bagnanti che hanno notato il fumo nero provenire dalla struttura, abbandonata da oltre un decennio.

In pochi minuti sono arrivate due squadre dei vigili del fuoco di Policoro, Tinchi, Ferrandina e Montalbano, oltre ad una squadra in assetto antincendio boschivo, prevista da una convenzione con la Regione Basilicata. Hanno circoscritto il rogo, impedendone il propagarsi a tutti i 10mila ettari del campeggio. Le fiamme hanno avuto gioco facile, alimentate dalla leggera brezza di ponente e con l’intero perimetro del campeggio invaso da sterpaglie. Il resto lo hanno fatto i bungalow fatiscenti in legno ed alcune roulotte, depositate dai clienti del camping.

Poco si è salvato della struttura, mentre intorno alle 16, pur essendo il pericolo scampato, gli uomini della Protezione civile di Nova Siri con le loro autobotti e soprattutto i vigili del fuoco, erano riusciti a chiudere il rogo in un angolo centrale della struttura, dove si intravedevano ancora fiamme alte. Dietro il fuoco solo devastazione e morte. Sul posto anche il sindaco di Nova Siri, Eugenio Lucio Stigliano, che ha assistito a tutte le operazioni di spegnimento. I carabinieri della Stazione di Nova Siri, agli ordini del luogotenente Michele Margherita, hanno avviato le indagini sul caso che appare abbastanza sospetto. Infatti, sembra inverosimile che un innesco fortuito ed accidentale possa essersi sprigionato dal nulla, pare nella zona centrale del campeggio tra i bungalow.

Ieri era una giornata molto calda, ma non particolarmente torrida, e il fatto che la struttura sia inutilizzata, allontanerebbe l’ipotesi dell’incidente. Si attende, comunque, la relazione dei vigili del fuoco, per fare luce sulla natura ed il posizionamento dell’innesco. Di sicuro l’incendio ha messo in serio pericolo non solo l’area privata del campeggio, dove gli eucalipti avrebbero potuto alimentare il fuoco, ma anche la vicina pineta demaniale, separata solo dalla passeggiata del lungomare.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE