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MATERA – Una sorta di svolta su Ferrosud potrebbe essere arrivata ieri con la dichiarata volontà della proprietà di vendere le quote azionarie. Una situazione che ha innescato adesso un percorso tra Regione, Ministero e le forze sindacali che spingono in questa direzione per garantire da un lato le commesse per la prosecuzione dell’attività e dall’altro l’individuazione di un imprenditore che possa decidere di subentrare a quello attuale rilevando dunque la Ferrosud.

È questo di fatto l’esito dell’incontro presso il Mise per discutere della vertenza Ferrosud. Erano presenti le organizzazioni sindacali, la Regione Basilicata nella persona di Gaetano Guerrieri, il dottor Casilli Commissario Amministrazione Straordinaria e anche la proprietà nella persona dell’ingegnere Dario Malena e di Bianchini. «La proprietà ha esplicitato la volontà a vendere le quote aziendali ma anche la necessità di dover attivare la Cigs per far fronte all’attuale carenza di commesse. Casilli di suo ha dichiarato che favorirà la soluzione di vendita a nuovi soggetti eventualmente interessati» viene spiegato in una nota. «Infine il Mise in sinergia con la Regione Basilicata metteranno in campo ogni utile azione al fine di trovare un soggetto credibile che rilevi la Ferrosud. Il tavolo resterà aperto e sarà convocato appena ci saranno novità rilevanti».

Le organizzazioni sindacali Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil hanno chiesto al tavolo ministeriale di favorire l’arrivo di nuove commesse e prendendo atto finalmente della volontà, come da noi ormai richiesto da tempo alla proprietà Malena, di mettere le proprie quote societarie in vendita, hanno spinto affinché il Mise insieme alla Regione Basilicata, tramite il suo assessore Cupparo che in queste settimane si è già attivato in tale direzione, possa trovare in tempi celeri un imprenditore del settore che possa rilanciare in modo vero la Ferrosud e salvaguardare tutti i livelli occupazionali, che ricordiamo sono professionalità che ci invidiano in tutta Italia». Per accompagnare questo percorso oggi alle ore 9 ci sarà la firma per l’esame congiunto per la Cigs della durata di tre mesi, ulteriore sacrificio che speriamo serva per utilizzare al meglio il tempo e risolvere una volta per tutte questa vertenza che ormai dura da più di dieci anni».

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