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POMARICO (MATERA) – Oltre 60 ettari di bosco sono andati in fiamme a Pomarico negli ultimi due giorni. La causa non è stata accertata, ma di certo non è la prima volta che il Bosco della Manferrara è vittima del fuoco.

“Il problema di fondo è che nella Manferrara – ha spiegato infatti il vice sindaco di Pomarico, Giuseppe Mallano – succedono molto spesso questo tipo di incendi, e molte volte vengono fermati in tempo, ieri (sabato, nda) non si sa quando è cominciato l’incendio, perché è scoppiato allo stesso tempo in due o tre punti diversi, quindi non sappiamo l’orario preciso ma poi il vento ha fatto sicuramente la sua parte.”

Tre squadre di Vigili del fuoco sono subito intervenute su tutto il territorio, insieme agli operai inviati dal Consorzio di bonifica di Matera. Il lavoro dei pompieri è servito anche a evitare che l’incendio si propagasse fino all’area pic-nic e raggiungesse l’area Pip (Piano insediamenti produttivi) pomaricane.

“Grazie al lavoro dei forestali con le fasce taglia-fuoco – ha aggiunto Mallano -, con la strada in mezzo, il fuoco è stato trattenuto in una zona interessata già da roghi qualche anno fa.” Per l’intera mattinata di ieri, le fiamme hanno continuato ad agire, contrastate dai vigili del fuoco con due dos (direttore operatori di spegnimento). Grazie all’attenzione dello stesso Mallano e alla pronteZza delle squadre operative sul posto, è stato anche evitato che il fuoco raggiungesse l’abitazione di una famiglia di Pomarico. Che hanno visto fiamme e fumi avvicinarsi alla loro casa. Nel frattempo la bonifica dell’area era in corso, e rimanevano soltanto focolai minimi tenuti sotto osservazione. L’incidente è stato utile per portare gli amministratori comunali pomaricani a chiedere, insieme agli altri amministratori della zona, che una squadra di operai anti-incendio del Consorzio di bonifica in sostegno ai vigili del fuoco rimanga di stanza in paese.

“Inoltre vedremo di procurarci un mezzo con una botte di almeno dieci quintali di acqua come pronto intervento“, ha chiosato Giuseppe Mallano. Il rogo della Manferrara è scoppiato contemporaneamente a uno ancora più vasto, in contrada San Lorenzo. Nella mattinata di ieri sul posto si è reso necessario l’intervento dei canadair, del velivilo CAN27 alle 9.25 e successivamente anche di CAN30, oltre che di un elicottero in supporto; i mezzi hanno lavorato fino alla serata. Solo in mattinata sono stati effettuati 30 lanci. Sul posto 3 sguadre del Consorzio di bonifica.

Nella zona di San Lorenzo (Tre Confini) domenica le operazioni si sono concentrate maggiormente in quanto è stata valuta essere la situazione più problematica. “Alla Manferrara non è stato necessario chiedere l’intervento dei canadair, mentre a Tre Confini la situazione è molto più difficile da gestire“, ha commentato il sindaco di Pomarico, Francesco Mancini, nel tardo pomeriggio di ieri. Mentre la situazione era sotto controllo ma ancora i roghi era attivi.

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