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Il Centro geriatrico di Matera

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MATERA – Il 4 luglio scorso, il Centro geriatrico Matera Srl è stato formalmente convenzionato con “accreditamento istituzionale di primo livello”. Da quel giorno, come spiega in una nota Carlo Trivelli, Legale Rappresentante della struttura : «Di fatto, la Asm non ha proceduto, nonostante i reiterati solleciti del Centro, alla sottoscrizione del contratto dalla stessa predisposto ed approvato che avrebbe dovuto decorrere dal 1 gennaio 2024». Un nulla di fatto, dunque, che ha come conseguenza immediata la sospensione dell’attività e l’avvio della «Procedura di mobilità per tutti i rapporti lavorativi in essere. A far data dal 10 aprile – inoltre – si provvederà anche alla dimissione dei pazienti attualmente in carico».

La struttura, opera in regime residenziale e semiresidenziale garantendo ospitalità, prestazioni sanitarie, assistenziali, di recupero funzionale e di stabilizzazione attraverso attività volte a prevenire il danno funzionale da patologie croniche nei confronti di quei soggetti le cui limitazioni fisiche e psichiche non consentono di condurre una vita autonoma. Dispone di 108 posti letto organizzati in nuclei (Rsa Residenziale Intensiva, estensiva, Alzheimer, Rsa non autosufficienti lungo assistita e Semiresidenziale non autosufficienti). Torna l’incubo che l’anno scorso aveva portato a una serie di proteste e al pericolo scongiurato sul filo di lana.

La proprietà, dal canto suo spiega che: «Tale sofferta e non voluta decisione deriva dall’incomprensibile ed inspiegabile ritardo ed atteggiamento dilatorio della Pubblica amministrazione nel concludere un procedimento avviatosi da molti anni e che ha visto la nostra società sostenere investimenti per oltre 15milioni di euro e investire in risorse nella prospettiva di garantire un servizio essenziale di eccellenza sopperendo al fabbisogno assistenziale del territorio».

Immediate le reazioni della politica che in questi mesi, forse, aveva dato per scontato che il problema fosse stato risolto. La solidarietà a dipendenti e famiglie dei degenti arriva dal consigliere regionale Cifarelli che in una nota scrive: «Sia l’azienda che i lavoratori e gli utenti sono vittime delle scelte sbagliate da parte dell’ex Direttore Generale dell’Asm Sabrina Pulvirenti che sul “Centro Geriatrico”, nonostante tutti i nostri richiami, ha voluto procedere senza la stretta osservanza delle procedure di legge. Aver voluto eludere i criteri della trasparenza e della concorrenza, costruendo percorsi ad hoc, come scritto dall’Autorità della concorrenza, impedisce ora di concludere il procedimento avviato e la sottoscrizione del contratto tra Rsa e Asm di Matera. Le scorciatoie politiche – conclude Cifarelli – sono sempre sinonimo di scarsa trasparenza che, come in questo caso, ledono il principio dell’equa concorrenza tra le strutture sul territorio. Se ci avessero ascoltato, probabilmente oggi avremmo un contratto firmato non solo per la struttura in questione ma per tutte quelle operanti nella città di Matera».

Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della Provincia di Matera, Marrese: «Quando la pubblica amministrazione diventa inerte, produce danni enormi ed è a quel punto che la politica deve intervenire per sollecitare la conclusione di un iter, in questo caso contrattuale. Tenuto conto che la governance della Regione Basilicata non ha ancora provveduto a risolvere il problema, sollecitando l’Asm a sottoscrivere il contratto, è evidente come questa inerzia metta in risalto in negativo l’operato sia del presidente Bardi che dell’assessore Fanelli. Nell’esprimere tutta la mia vicinanza ai titolari dell’attività, ai dipendenti, ai pazienti e ai loro familiari conclude Marrese – chiedo a Bardi, Fanelli e anche all’ASm di sbloccare la situazione denunciata dal Centro Geriatrico di Matera e di restituire serenità e certezze tanto alle maestranze, quanto ai cittadini. Il diritto alla salute, riconosciuto dalla Costituzione della Repubblica, non può essere oggetto di inerzia o omissioni: va garantito 365 giorni all’anno».

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